Gelate, Coldiretti: "Danni ai raccolti con la primavera iniziata sotto zero"
In Provincia di Cuneo toccati i -5° nelle tre mattinate segnalate a rischio dai tecnici dell'associazione. Iniziata nel weekend la stima dell’impatto del gelicidio su alberi in fiore e coltivazioniL’inizio della primavera con temperature scese improvvisamente sottozero e gelate notturne può compromettere la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi, susini e mandorli già fioriti nei giorni scorsi grazie al caldo delle settimane precedenti, ma colpisce anche gli ortaggi coltivati. È quanto emerso dal monitoraggio Coldiretti sugli effetti dell’ondata improvvisa di maltempo fuori stagione con gelo artico su tutta la Penisola e la caduta di neve che ha imbiancato gli alberi in fiore anche nel mezzogiorno.
“In Provincia di Cuneo - sottolineano i tecnici di Coldiretti - le temperature sono scese sotto lo zero, con i dovuti distinguo, un po’ dappertutto, in campagna si è toccato i -5°C nelle zone più fredde, per tutte e tre le mattinate di sabato, domenica e lunedì”. Il colpo di coda inverno ha provocato uno shock termico alle coltivazioni dopo un inverno che si è classificato in Italia nella top ten dei più caldi dal 1800 a livello climatologico facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 1,08 gradi rispetto alla media storica di riferimento, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora più sensibile al grande freddo. Nel corso del fine settimana i tecnici Coldiretti hanno girato per le aziende per fare le prime valutazioni sui danni causati dal gelicidio.
“Non è ancora possibile una stima dei danni, ma sulle parti più basse delle drupacee dove sono state raggiunte queste temperature – precisano i tecnici di Coldiretti – abbiamo riscontrato molti fiori bruciati dal gelo”. Numerose aziende agricole, su indicazione dei tecnici, hanno attivato i sistemi di protezione dalla brina nelle mattine di sabato, domenica e lunedì riuscendo così a proteggere i propri raccolti. Dagli anni ‘90 i tecnici dell’agenzia 4A di Coldiretti, monitorano costantemente le temperature nei momenti di freddo rilevando ogni sera le temperature e comunicando la loro previsione di brinata alle aziende agricole e a frutticoltori, in un contatto diretto e costante con la rete delle capannine della Regione Piemonte.
“L’abbassamento della colonnina di mercurio per lungo tempo sotto lo zero – afferma Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – provoca danni gravissimi con la perdita della futura produzione di frutta e verdura ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”. “Le assicurazioni per coprire il rischio gelo – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – hanno dei premi elevati e procedure complesse, basti pensare al periodo di carenza di 12 giorni. Stiamo lavorando affinché le compagnie semplifichino le proprie procedure perché l’agricoltura cuneese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni nell’interesse delle imprese, oltre che di tutta l’economia generata a beneficio del territorio”.
c.s.
CUNEO Coldiretti