Gestione dell'acqua, il sospetto del Comitato ABC: 'La Regione vuole rimettere in gioco i privati'
'Su proposta della Lega sembra voglia smontare la soluzione totalmente pubblica adottata democraticamente, con la suddivisione della provincia in due ambiti di cui uno a gestione mista con socio privato Egea'
Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
lo scorso lunedì 28 ottobre 2019 si è riunita la Conferenza dei rappresentanti di ATO4 Cuneese alla quale è stato presentato lo stato di avanzamento delle attività di calcolo del valore residuo da corrispondere da parte del nuovo gestore pubblico Cogesi ai gestori uscenti misti e privati. La società incaricata, Hydrodata, dovrebbe consegnare il risultato finale entro fine dicembre, poi sarà sottoposto alla accettazione da parte degli interessati e quindi si potrà procedere alla liquidazione propedeutica al subentro. Le richieste presentate ammontano ad un importo di circa 63 ml per le tre aziende del gruppo Egea e di circa 3 ml totali per i 4 comuni gestiti da Ireti.
Nella stessa seduta sono state presentate le risultanze relative allo stato di avanzamento della realizzazione degli investimenti a carico degli attuali gestori, programmati per il quadriennio 2016/2019. L’analisi che fa il punto in termini di valore economico al 31 agosto scorso, rileva una situazione molto variegata: all’interno dello stesso neonato consorzio pubblico Cogesi, insieme a realtà virtuose come ACDA e Calso che realizzano significativamente più del dovuto, coesistono situazioni come il grossista ALAC ed Infernotto che anche per deficit strutturali faticano a realizzare il 30%. SISI di Alba arriva al 64%. Nel gruppo EGEA, dopo le debacle degli scorsi anni, Alpi Acque e Tecnoedil si piazzano appena sopra il 90%. La piccola ALSE operante nella alta Langa in gran parte contraria alla gestione pubblica, realizza invece appena il 37%. Caso a parte poi è Mondo Acqua del monregalese che oltre ad aver realizzato solo il 48% degli investimenti programmati, dichiara di essere in regime di “sospensione degli investimenti a seguito di delibera sanzionatoria ARERA”.
La delibera adottata oggi, con il voto contrario dell’area fossanese, impegna la struttura dell’Egato4 ad ottenere la realizzazione completa entro fine gestione, occorrerà chiaramente che le amministrazioni comunali ed i cittadini dei territori interessati monitorino attentamente se questo avverrà.
Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune nei giorni scorsi aveva incontrato il presidente di Cogesi, Emanuele De Caro ed il collaboratore Claudio Conti, per ricevere informazioni ed assicurazioni in merito al procedere dell’avvio dell’operatività del consorzio pubblico. Nell’incontro svoltosi lunedì 21 ottobre, è stata data informazione che fino a fine anno l’operatività è stata totalmente demandata alla società pubbliche socie. Contemporaneamente si sono attivati i bandi per la ricopertura di due vertici apicali, finanziario e tecnico, e si è avviata la ricerca interna alle società socie per la formazione delle strutture di staff e di supporto, insieme ad uno studio per capire come concretizzare il subentro ad Alpi Acque. Ciò produrrà solo marginali costi di avvio ma poi si punterà decisamente al miglioramento del servizio a costi invariati, senza aggravi tariffari, eliminando progressivamente tutte le aree di sovrapposizione tra le varie “gambe” consorziate. Sul lato degli utili di esercizio, obbligatoriamente reinvestiti nel settore, Cogesi si è impegnato a trovare soluzioni che non abbiano ricadute sulle bollette degli utenti. Altrettanto importante l’impegno alla trasparenza ed alla informazione che verranno realizzate, come richiesto dal Comitato, sia attraverso mezzi informatici che cartacei e trasposti a livello territoriale in appositi incontri a cadenze fisse. Pur nelle incombenze del complesso avvio, il Comitato giudica positivamente l’attività messa in atto da Cogesi e la verificherà puntualmente nei promessi incontri a cadenza trimestrale.
Giovedi 24 ottobre il Comitato, su invito del locale Comitato Salute ed Ambiente, ha partecipato ad un dibattito pubblico a Bernezzo, sui temi dei tempi, dei modi e dei costi inerenti la nuova gestione totalmente pubblica. I presenti hanno apprezzato le informazioni ricevute ed hanno manifestato un vivo interesse sia sull’evolversi delle leggi nazionali che sulla attuazione della gestione pubblica in provincia. Sono stati sollevati anche alcuni problemi che il Comitato ABC si è impegnato ad approfondire con il gestore per dare adeguate risposte. La serata è stata una tangibile dimostrazione di come la partecipazione dei cittadini sia fondamentale per il controllo dell’operato dei gestori, insieme all’attività istituzionale di Egato4. Il Comitato ABC si auspica che simili eventi possano diffondersi su tutto il territorio provinciale.
Nei prossimi mesi la partecipazione dei cittadini dovrà essere altrettanto vigile nei confronti dell’operato della giunta regionale che pare, su espressa volontà della Lega, voler smontare la soluzione totalmente pubblica adottata democraticamente dalla grande maggioranza dei sindaci, con la suddivisione della provincia in due ambiti di cui uno a gestione mista con socio privato Egea.
Comitato Acqua Bene Comune
Egregio direttore,
lo scorso lunedì 28 ottobre 2019 si è riunita la Conferenza dei rappresentanti di ATO4 Cuneese alla quale è stato presentato lo stato di avanzamento delle attività di calcolo del valore residuo da corrispondere da parte del nuovo gestore pubblico Cogesi ai gestori uscenti misti e privati. La società incaricata, Hydrodata, dovrebbe consegnare il risultato finale entro fine dicembre, poi sarà sottoposto alla accettazione da parte degli interessati e quindi si potrà procedere alla liquidazione propedeutica al subentro. Le richieste presentate ammontano ad un importo di circa 63 ml per le tre aziende del gruppo Egea e di circa 3 ml totali per i 4 comuni gestiti da Ireti.
Nella stessa seduta sono state presentate le risultanze relative allo stato di avanzamento della realizzazione degli investimenti a carico degli attuali gestori, programmati per il quadriennio 2016/2019. L’analisi che fa il punto in termini di valore economico al 31 agosto scorso, rileva una situazione molto variegata: all’interno dello stesso neonato consorzio pubblico Cogesi, insieme a realtà virtuose come ACDA e Calso che realizzano significativamente più del dovuto, coesistono situazioni come il grossista ALAC ed Infernotto che anche per deficit strutturali faticano a realizzare il 30%. SISI di Alba arriva al 64%. Nel gruppo EGEA, dopo le debacle degli scorsi anni, Alpi Acque e Tecnoedil si piazzano appena sopra il 90%. La piccola ALSE operante nella alta Langa in gran parte contraria alla gestione pubblica, realizza invece appena il 37%. Caso a parte poi è Mondo Acqua del monregalese che oltre ad aver realizzato solo il 48% degli investimenti programmati, dichiara di essere in regime di “sospensione degli investimenti a seguito di delibera sanzionatoria ARERA”.
La delibera adottata oggi, con il voto contrario dell’area fossanese, impegna la struttura dell’Egato4 ad ottenere la realizzazione completa entro fine gestione, occorrerà chiaramente che le amministrazioni comunali ed i cittadini dei territori interessati monitorino attentamente se questo avverrà.
Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune nei giorni scorsi aveva incontrato il presidente di Cogesi, Emanuele De Caro ed il collaboratore Claudio Conti, per ricevere informazioni ed assicurazioni in merito al procedere dell’avvio dell’operatività del consorzio pubblico. Nell’incontro svoltosi lunedì 21 ottobre, è stata data informazione che fino a fine anno l’operatività è stata totalmente demandata alla società pubbliche socie. Contemporaneamente si sono attivati i bandi per la ricopertura di due vertici apicali, finanziario e tecnico, e si è avviata la ricerca interna alle società socie per la formazione delle strutture di staff e di supporto, insieme ad uno studio per capire come concretizzare il subentro ad Alpi Acque. Ciò produrrà solo marginali costi di avvio ma poi si punterà decisamente al miglioramento del servizio a costi invariati, senza aggravi tariffari, eliminando progressivamente tutte le aree di sovrapposizione tra le varie “gambe” consorziate. Sul lato degli utili di esercizio, obbligatoriamente reinvestiti nel settore, Cogesi si è impegnato a trovare soluzioni che non abbiano ricadute sulle bollette degli utenti. Altrettanto importante l’impegno alla trasparenza ed alla informazione che verranno realizzate, come richiesto dal Comitato, sia attraverso mezzi informatici che cartacei e trasposti a livello territoriale in appositi incontri a cadenze fisse. Pur nelle incombenze del complesso avvio, il Comitato giudica positivamente l’attività messa in atto da Cogesi e la verificherà puntualmente nei promessi incontri a cadenza trimestrale.
Giovedi 24 ottobre il Comitato, su invito del locale Comitato Salute ed Ambiente, ha partecipato ad un dibattito pubblico a Bernezzo, sui temi dei tempi, dei modi e dei costi inerenti la nuova gestione totalmente pubblica. I presenti hanno apprezzato le informazioni ricevute ed hanno manifestato un vivo interesse sia sull’evolversi delle leggi nazionali che sulla attuazione della gestione pubblica in provincia. Sono stati sollevati anche alcuni problemi che il Comitato ABC si è impegnato ad approfondire con il gestore per dare adeguate risposte. La serata è stata una tangibile dimostrazione di come la partecipazione dei cittadini sia fondamentale per il controllo dell’operato dei gestori, insieme all’attività istituzionale di Egato4. Il Comitato ABC si auspica che simili eventi possano diffondersi su tutto il territorio provinciale.
Nei prossimi mesi la partecipazione dei cittadini dovrà essere altrettanto vigile nei confronti dell’operato della giunta regionale che pare, su espressa volontà della Lega, voler smontare la soluzione totalmente pubblica adottata democraticamente dalla grande maggioranza dei sindaci, con la suddivisione della provincia in due ambiti di cui uno a gestione mista con socio privato Egea.
Comitato Acqua Bene Comune
c.s.
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