Giardini Fresia, in primavera le telecamere: “La chiusura notturna? È sconsigliata dalla Questura”
L’annuncio dell’assessore Giraudo in Consiglio comunale. Da Mantelli una bordata: “A penalizzare l’area è stata la lotta alla movida. Neanche fossimo a Ibiza…”È questione di tempo, ma le telecamere arriveranno anche ai giardini Fresia. Lo ha garantito nell’ultima seduta annuale del Consiglio comunale di Cuneo l’assessore all’Innovazione Domenico Giraudo, rispondendo all’interpellanza presentata dai consiglieri di maggioranza Ivano Oggero e Luca Paschiero di Crescere Insieme e Maria Laura Risso di Centro per Cuneo.
I consiglieri chiedevano conto delle tempistiche previste per l’installazione della videosorveglianza, ma anche dei lavori per il ripristino della recinzione e dell’eventualità di interdire l’accesso al giardino nelle ore notture. Una possibilità, quest’ultima, che non incontra il favore degli organi preposti alla tutela della sicurezza: “Le forze dell’ordine sconsigliano la chiusura notturna del giardino perché non potrebbero più svolgere il servizio di ronda all’interno” ha spiegato Giraudo. L’esponente dem dell’amministrazione ha confermato che l’infrastrutturazione dell’area sta per essere ultimata: “Appena finiti i lavori, in primavera, riprenderemo il discorso relativo alla sorveglianza. È già previsto tramite le isole intelligenti adiacenti alla fermata del bus che vi sia una webcam a riprendere parte dell’ingresso, questo sarà un intervento più rapido. Sempre in primavera valuteremo la possibilità di installare telecamere mobili”. Sulla recinzione sono state fatte verifiche ed è stato dato mandato per il ripristino: “Al momento non c’è un progetto definitivo di riqualificazione, è un tema che dovrà essere affrontato”.
Il collega di giunta Mauro Mantelli, delegato alla Rigenerazione urbana, si è tolto invece qualche sassolino dalla scarpa riepilogando la storia recente: “I giardini Fresia hanno vissuto un periodo di grande vivacità tra fine anni Novanta e inizio Duemila con Zoo Art: un’iniziativa che portava decine e decine di giovani a visitare la zona. Quando per ragioni legate alla ‘lotta alla movida’ si decise di chiuderla, anche perché qualcuno non capiva le opere d’arte, è diventato un non luogo”. “Neanche fossimo a Ibiza” ha chiosato l’assessore: “Se vogliamo pensare a una riqualificazione mettiamoci in testa che non è prima di tutto un problema di ordine pubblico e che dobbiamo pensare insieme agli abitanti alle iniziative da realizzare”.
Il tema ha dato adito a qualche schermaglia tra la maggioranza e le opposizioni, tra l’ironia di Beppe Lauria (“ringrazio la collega Risso per aver detto che risolvere questi problemi sarebbe stato semplice, prendo atto che non è stato fatto nemmeno questo dalla maggioranza”) e le repliche del capogruppo Pd Carmelo Noto (“è una questione che avevamo sollevato già quando come Pd eravamo in minoranza, ma non è solo compito della minoranza segnalare le cose che non vanno”). “Ricordo che da parte della maggioranza vi erano state prese di posizione per l’apertura dell’ex giardino zoologico senza nessuna recinzione: si vede che ora la stessa maggioranza è rinsavita” ha osservato polemico Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
A gettare acqua sul fuoco ha provveduto l’intervento di Giovanni Cerutti (Cuneo Solidale Democratica) che ha elogiato in maniera equanime chiunque abbia portato all’attenzione il problema in passato. “Il giardino Fresia - ha ricordato l’ex presidente del Consiglio comunale e storico - è uno dei pochi giardini che siano veramente tali, non un mero parco giochi. Dal 1922 ospita il monumento ai caduti della prima e poi della seconda guerra mondiale: sono 800 nomi, una memoria che deve spingere tutti ad agire perché questo giardino torni a essere ciò che si auspicava quando nel 1887 il consiglio comunale lo ha voluto. Il verbale diceva ‘dev’essere un sito dove i bambini possano giocare con sicurezza e gli adulti possano trattenersi all’ombra della contemplazione dello splendido panorama del Gesso’”.
Andrea Cascioli
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