Cuneo
Giovani studiosi protagonisti alla Summer School del Cespec in un workshop sul lavoro intellettuale
In mattinata allo Spazio Incontri Fondazione CRC si terrà la quinta sessione seminarialeOggi appuntamento dedicato agli studenti al centro dei lavori della Summer School Cespec. Presso la sede universitaria Ex-Mater Amabilis (via Ferraris di Celle, 2), con inizio alle ore 15, è in programma un workshop seminariale dal titolo “Come definire il lavoro intellettuale?” condotto da Raffaele Alberto Ventura, scrittore e giornalista. I lavori odierni si apriranno alle ore 9 presso lo Spazio Incontri Fondazione CRC (via Roma, 15) dove è in programma la quinta sessione seminariale sul tema “Profeti. La guida delle anime e la nuova escatologia”. Ne parleranno Gianluca Cuozzo (Università di Torino) con un intervento su “Escatologia e pensiero ecologico: tra fine della storia e nuovo umanesimo”; padre Tiziano Tosolini (Centro studi asiatici di Osaka) con un intervento su “Post-umanesimo e immortalità”; Giulia Gottardo (Università di Torino) che narrerà di “Forme di sciamanesimo contemporaneo in Amazzonia”. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti (fino ad esaurimento posti) previa registrazione all’indirizzo mail [email protected] o telefonando al numero 338/4719823. Alle attività in presenza farà seguito un ricco calendario di iniziative online, per le quali si invita a visitare il sito www.cespec.it e la pagina facebook del Cespec.
Il workshop pomeridiano consiste in un seminario ampiamente dialogato a partire dalle ricerche di uno studioso di particolare rilievo nel dibattito italiano e internazionale. Il tema di quest’anno sarà il significato del lavoro intellettuale alla luce degli sviluppi più recenti della società capitalistica. Lo scrittore e giornalista Raffaele Alberto Ventura ha curato una selezione di testi, a partire dai quali gli studenti avvieranno il dibattito con dei loro rilievi critici.
Gli interventi mattutini, invece, si concentreranno sulla figura del profeta, legata tradizionalmente al rapporto tra religione e temporalità, e dunque alla questione delle origini e della fine. Il mondo contemporaneo, forse liberato in parte dall’immaginario religioso tradizionale, ha sostituito alle immagini apocalittiche nuovi immaginari della fine, immaginari sempre più dilaganti che attingono dalla crisi ecologica come dalle paure e dalle incertezze relative alle nuove tecnologie, offrendo speranze di redenzione o minacce di estinzione a seconda dei casi. L’obiettivo della sessione sarà quello di inquadrare il rapporto che il nostro tempo ha con il futuro, elaborando così un’analisi del rapporto tra previsione e spiritualità.
Redazione
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