Gli amministratori dell’Albese alla Provincia: ‘Va estesa la zona di caccia agli ungulati’
La massiccia presenza di cinghiali e quattro recenti incidenti mortali hanno indotto i sindaci a rivolgersi all’ente provinciale, che per ora esclude modificheLunedì 27 luglio, presso la sede della Provincia di Cuneo si è tenuta una riunione per valutare la richiesta di revoca di alcune Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) costituite circa trent’anni fa e una trasformazione parziale in Aree di Caccia Specifica (ACS) esclusivamente di ungulati, alla presenza del consigliere delegato alla caccia Pietro Danna, del dirigente provinciale del Settore Presidio del territorio Alessandro Risso, del vice comandante della Polizia locale faunistico ambientale della Provincia Giuseppe Forano, del rappresentante del Comune di Alba Daniele Sobrero, del sindaco di Neviglie Corrado Benotto e del sindaco di Diano d’Alba Ezio Cardinale. La Provincia al momento ha dato parere negativo.
La massiccia presenza di cinghiali su tutto il territorio della provincia di Cuneo, in particolare negli ATC CN4 e CN5, e i continui incidenti stradali con ungulati (quattro mortali registrati negli ultimi anni in Langa, di cui uno avvenuto sulla tangenziale albese nell’agosto 2019), hanno spinto i rappresentanti degli ambiti territoriali e dei Comuni interessati a chiedere all’amministrazione provinciale di autorizzare la revoca parziale della ZRC di Mussotto (Torre-Valletta) e della ZRC di Diano d’Alba (Baracchi-Santa Rosalia): “Senza questo provvedimento e senza modifiche all’attuale Piano Faunistico Provinciale, - osservano i componenti della delegazione - anche quest’anno i cinghiali albesi potranno pascolare liberamente nei giardini e lungo i bordi delle principali strade che portano nelle prestigiose località turistiche della Langa e del Roero, con tutti i pericoli che ne conseguono per gli automobilisti e i danni per gli agricoltori”.
Il consigliere nel Comitato di gestione degli ATC CN4 e CN5 Daniele Sobrero ha sottolineato la propria amarezza per l’esito negativo dell’incontro e spera in un ripensamento; inoltre ha evidenziato che “il Piano faunistico è scaduto da parecchi anni e che non è pensabile aspettare le tempistiche stabilite visto il pericolo lungo le strade oltre alle centinaia di migliaia di euro di danni provocati dagli ungulati alle colture agricole (180mila nell’ATC CN 5 di Cortemilia e 85mila nell’ATC CN 4 Alba-Dogliani)”.
Dello stesso parere sono il sindaco di Neviglie Corrado Benotto e il sindaco di Diano d’Alba Ezio Cardinale, che con un’articolata missiva trasmessa all’amministrazione provinciale di Cuneo ha testimoniato la frequente presenza di gruppi di decine di cinghiali che scorrazzano per le vie cittadine e flagellano le coltivazioni corilicole nelle aree limitrofe al rittano Baracchi. La delegazione intervenuta è comunque fiduciosa che si possa presto trovare un accordo, in virtù della preziosa e proficua collaborazione che da sempre ha legato la Provincia di Cuneo e gli ATC CN4 e CN5.
Al più presto verrà organizzato un incontro con i dirigenti e l’assessore regionale all’Agricoltura e alla caccia Marco Protopapa “per evidenziare la delicata situazione che perdura da troppi anni”.
c.s.
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