"I bulli della speculazione mettono a rischio 4.500 imprese, denunce pronte"
In attesa della documentazione chiesta alle OP, Coldiretti Cuneo è "in prima linea per le denunce di pratiche commerciali sleali"È passato oltre un anno dall’entrata in vigore del Decreto sulle pratiche commerciali sleali, eppure le speculazioni lungo la filiera frutticola restano più vive che mai, mettendo a rischio la sostenibilità economica di un comparto cruciale per l’agroalimentare Made in Cuneo, fatto di 4.500 imprese che coltivano principalmente mele, pesche, kiwi, pere e susine, generando un fatturato potenziale di oltre 260 milioni di euro senza contare l’indotto. È quanto afferma Coldiretti Cuneo che, in una lettera alle Organizzazioni di produttori (OP) ortofrutticoli, ha chiesto formalmente di avere tutta la documentazione necessaria a procedere con le prime denunce contro le speculazioni della grande distribuzione organizzata (GDO).
Il Decreto Legislativo 198/2021 – spiega Coldiretti Cuneo – è finalizzato a rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera agricola e alimentare, difendere il potere contrattuale degli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive ed evitare, ad esempio, che il massiccio ricorso alle offerte promozionali venga poi scaricato sulle imprese agricole.
“Il Decreto sulle pratiche sleali è uno strumento che abbiamo fortemente voluto per frenare il ‘bullismo’ dei poteri forti dell’industria e della distribuzione sugli agricoltori, costretti a subire ritardi esagerati nelle liquidazioni, fino ad un anno dopo la raccolta, e remunerazioni insufficienti a coprire i costi di produzione: essendo gli ultimi a percepire un compenso, i frutticoltori incassano le briciole, pagando anche tutte le inefficienze e gli errori di chi sta a valle della filiera. Ora, però, va data piena concretezza alla norma, a maggior ragione dopo che ISMEA ha pubblicato i costi di condizionamento e confezionamento delle mele” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Per questo, come sottolinea il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, “abbiamo invitato le Organizzazioni di produttori a fornirci tutto il materiale necessario come i contratti di fornitura, le fatture, le lettere di contestazione e ogni altra documentazione utile per valutare la messa in atto di un’azione legale verso la GDO. La Coldiretti è a disposizione di produttori, cooperative e OP che vogliono farsi riconoscere il giusto prezzo per le loro produzioni, contro le speculazioni sul cibo che portano a sottopagare gli agricoltori, già alle prese con i pesanti rincari dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino alla logistica”.
Il Decreto sulle pratiche sleali – precisa Coldiretti Cuneo – garantisce la tutela dell’anonimato delle denunce, che possono provenire da singoli operatori, da imprese o da Associazioni e Organismi di rappresentanza delle imprese della filiera agroalimentare.
c.s.
CUNEO Coldiretti