I piemontesi sono gli italiani che si muovono maggiormente a piedi
I dati emersi dall’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019, realizzato in occasione del Giro d’ItaliaResponsabili quando guidano e rispettosi delle regole indipendentemente dalla presenza di un controllo (87,4%), ritengono l’auto ancora il mezzo indispensabile per gli spostamenti quotidiani (69,5%); sicuri quando camminano per strada (27,5%), sono gli italiani che si muovono maggiormente a piedi (10,5% contro il 6,1% nazionale) e quelli che hanno meno timore di essere investiti o avere incidenti (58% rispetto al 68%): questo è il ritratto degli utenti che popolano le strade del Piemonte e della Valle d’Aosta secondo l’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019 [1] , realizzato in occasione del Giro d’Italia 2019 da Continental Italia con l’istituto di ricerca Euromedia Research. In qualità di Safety Sponsor della 102esima edizione del Giro, Continental ha voluto fotografare il vissuto, le percezioni, i valori e le aspettative di chi ogni giorno si sposta sulle strade delle regioni italiane con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della condivisione della strada in sicurezza partendo proprio dai ciclisti, la categoria tra le più penalizzate all’interno dei contesti urbani.
“In regioni come il Piemonte e la Valle d’Aosta dove ogni mille abitanti ci sono rispettivamente 875 e 1.882 veicoli, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti sicuri su strada risulta fondamentale – spiega Alessandro De Martino, AD di Continental Italia – Condividere la strada in sicurezza è un diritto di tutti, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti o autisti di mezzi pesanti”. L’Osservatorio evidenzia che la maggior parte degli utenti della strada in Piemonte e Valle d’Aosta si sentono sicuri di sé stessi e delle proprie capacità alla guida (l’86,5%) e non percepiscono sé stessi come un pericolo per gli altri definendosi guidatori “rispettosi delle regole indipendentemente dalla presenza di controlli” (l’87,4%).
Gli abitanti del Piemonte e della Valle d’Aosta cosa ritengono importante per la sicurezza stradale? A conferma del fatto che la sicurezza sia legata principalmente alla distrazione delle persone che stanno alla guida (32,5%), il guidatore rimane l’elemento centrale dell’equazione per il 40,5% degli intervistati, seguito subito dopo dall’importanza delle cinture (20%).
In secondo luogo, il 30% ripone fiducia nelle aziende che producono automobili e pneumatici attraverso la costante evoluzione di tecnologie in grado di dar vita a nuovi sistemi che aiutino a frenare per tempo e in maniera efficace, a sistemi per il controllo della stabilità in caso di frenata, a sensori di rilevazione della stanchezza (percentuale più alta in Italia. Non a caso, il 41% considera fondamentali sui mezzi di trasporto personali del futuro, la presenza di sistemi di sicurezza e di alert affidabili in grado di evitare incidenti e auto con guida autonoma e capaci di interazioni tra veicoli e infrastrutture (21%).
La sicurezza stradale, secondo la percezione degli intervistati, dipende quindi principalmente dall’attenzione di ciascun guidatore (99%). Un dato che accomuna tutta l’Italia e che trova conferma nei dati Ocse secondo cui il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento di chi è al volante, confermando così quanto sia necessaria un’opera di sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della condivisione della strada.
c.s.
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