I Radicali contro CasaPound: "Gli striscioni abusivi sono un modo violento di fare politica"
L'associazione ha mandato una lettera al Prefetto chiedendo la rimozione dei manifesti e proponendo di addebitare al partito i costi per la defissioneMercoledì (9 giugno) CasaPound ha affisso a Cuneo e Alba uno striscione con su scritto “tornare potenza”. Il gesto, rivendicato con un comunicato stampa dal partito, non è piaciuto ai radicali cuneesi, che in una nota scrivono: “Apprendiamo che CasaPound ha affisso, a Cuneo e Alba, striscioni abusivi. Non è la prima volta, peccato che sia illegale. Noi Radicali da sempre siamo libertari, e sfidiamo la legge con disobbedienze civili per quelle che sono leggi ingiuste e stupide, come ad esempio sulla cannabis o sull'eutanasia. Difendiamo da sessant'anni però le regole democratiche e la legalità. Abbiamo sempre raccolto firme (e forse siamo gli unici), in maniera legale e facciamo politica con passione e lontano da interessi. Forse anche per questo nessuno di noi è mai stato condannato per scandali legati a ruberie politiche. Quello di CasaPound Cuneo e Alba sembrerà un gesto di poco conto, ma in realtà questo modo violento di far politica, di chi affigge in spazi abusivi striscioni, e ciò che noi con nonviolenza combattiamo. Lo fa CasaPound, come lo fanno tanti altri. La Politica, quella con la P maiuscola, è diversa.
Per questo abbiamo inviato una lettera al Prefetto, al Sindaco di Cuneo e Alba, chiedendo di intervenire per rimuovere gli striscioni e di addebitare a CasaPound i costi per la defissione”.
Redazione
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