I sindaci della bassa valle Stura contro la lentezza catastrofica della Banda Larga
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di cinque amministratori: 'Da Comuni a fallimento di mercato a Comuni falliti? Facciamo in modo che non accada!'
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di alcuni sindaci contro la lentezza catastrofica della Banda Larga in bassa Valle Stura.
Dopo alcune pressanti, ma giustificatissime, segnalazioni da parte della nostra cittadinanza in merito all’altalenante funzionamento della rete internet veloce, che né con infrastruttura fisica né con quella radio riesce purtroppo a garantire, a soli quindici-venti chilometri dal centro di Cuneo, un servizio adeguato ai tempi e soprattutto alle esigenze di privati ed aziende, abbiamo deciso di esternare il nostro personale disgusto relativamente alla vicenda.
Per fugare ogni dubbio: come amministratori siamo perfettamente a conoscenza del fatto che, grazie ai fondi europei ed ai fondi ministeriali, l’Agenda Digitale regionale, che prevede la copertura tramite il piano cosiddetto BUL (Banda Ultra Larga), provvederà nei prossimi anni a infrastrutturare buona parte del territorio cosiddetto “bianco”, cioè privo di copertura veloce, del quale anche i nostri comuni fanno parte. Siamo altresì a conoscenza del fatto che sia le associazioni “di categoria” – UNCEM, ANCI, ANPCI – che un buon numero di rappresentanti delle amministrazioni sovraordinate – Regione e Parlamento – stanno premendo per avere, oltre alla posa della fibra, anche la certezza del gestore fino all’ultimo miglio.
Ciononostante riteniamo che, oltre che un catastrofico ritardo rispetto alla media europea e la palese impossibilità del piano BUL, per come è strutturato, di coprire i territori periferici quali frazioni montane, borgate, e rifugi, gli stessi operatori ancora non si siano resi conto, né spontaneamente, né tantomeno indotti da (inefficaci) pressioni e misure politiche, che la necessità di banda larga per i nostri cittadini e le nostre aziende c’è da ieri, anzi: dall’altro ieri!
Ora: da comunicazioni ufficiose, pare che uno dei maggiori operatori di rete fissa, nonché ex monopolista della telefonia, stia procedendo ad interventi per l’ampliamento della banda ADSL anche sul nostro territorio: bene!
Quel che non va bene è che alla lentezza esasperante di certe giornate di navigazione al pc, si unisca una insopportabile lentezza nell’effettuazione degli interventi e dunque dei risultati tangibili, per famiglie e imprese!
Concludiamo ottimisticamente, con un auspicio che davvero speriamo possa trovare concretezza imminente: davvero tutti (cittadini, istituzioni, rappresentanti politici e aziende di pubblico servizio) PERDEREMMO, e senza possibilità di riscatto, se le nostre valli, rudemente timbrate e appellate nelle ciniche analisi di marketing come “territori a fallimento di mercato”, diventeranno, nonostante gli incoraggianti e diffusi esempi di nuove attività turistiche, agricole, imprenditoriali coraggiosamente create da giovani cittadini, anche territori falliti economicamente e socialmente, a causa della negazione di un diritto fondamentale come è ormai universalmente – e in Italia? – riconosciuta la “cittadinanza digitale”!
Facciamo in modo che ciò non accada!
Fabrizio BIOLE' - Sindaco di Gaiola, Assessore Unione Montana Valle Stura
Loris EMANUEL - Sindaco di Moiola, Presidente Unione Montana Valle Stura
Giacomo DOGLIO - Sindaco di Rittana
Manuel GUERRA - Sindaco di Roccasparvera, Presidente Assemblea dei Sindaci Valle Stura
Gianluca MONACO - Sindaco di Valloriate
Dopo alcune pressanti, ma giustificatissime, segnalazioni da parte della nostra cittadinanza in merito all’altalenante funzionamento della rete internet veloce, che né con infrastruttura fisica né con quella radio riesce purtroppo a garantire, a soli quindici-venti chilometri dal centro di Cuneo, un servizio adeguato ai tempi e soprattutto alle esigenze di privati ed aziende, abbiamo deciso di esternare il nostro personale disgusto relativamente alla vicenda.
Per fugare ogni dubbio: come amministratori siamo perfettamente a conoscenza del fatto che, grazie ai fondi europei ed ai fondi ministeriali, l’Agenda Digitale regionale, che prevede la copertura tramite il piano cosiddetto BUL (Banda Ultra Larga), provvederà nei prossimi anni a infrastrutturare buona parte del territorio cosiddetto “bianco”, cioè privo di copertura veloce, del quale anche i nostri comuni fanno parte. Siamo altresì a conoscenza del fatto che sia le associazioni “di categoria” – UNCEM, ANCI, ANPCI – che un buon numero di rappresentanti delle amministrazioni sovraordinate – Regione e Parlamento – stanno premendo per avere, oltre alla posa della fibra, anche la certezza del gestore fino all’ultimo miglio.
Ciononostante riteniamo che, oltre che un catastrofico ritardo rispetto alla media europea e la palese impossibilità del piano BUL, per come è strutturato, di coprire i territori periferici quali frazioni montane, borgate, e rifugi, gli stessi operatori ancora non si siano resi conto, né spontaneamente, né tantomeno indotti da (inefficaci) pressioni e misure politiche, che la necessità di banda larga per i nostri cittadini e le nostre aziende c’è da ieri, anzi: dall’altro ieri!
Ora: da comunicazioni ufficiose, pare che uno dei maggiori operatori di rete fissa, nonché ex monopolista della telefonia, stia procedendo ad interventi per l’ampliamento della banda ADSL anche sul nostro territorio: bene!
Quel che non va bene è che alla lentezza esasperante di certe giornate di navigazione al pc, si unisca una insopportabile lentezza nell’effettuazione degli interventi e dunque dei risultati tangibili, per famiglie e imprese!
Concludiamo ottimisticamente, con un auspicio che davvero speriamo possa trovare concretezza imminente: davvero tutti (cittadini, istituzioni, rappresentanti politici e aziende di pubblico servizio) PERDEREMMO, e senza possibilità di riscatto, se le nostre valli, rudemente timbrate e appellate nelle ciniche analisi di marketing come “territori a fallimento di mercato”, diventeranno, nonostante gli incoraggianti e diffusi esempi di nuove attività turistiche, agricole, imprenditoriali coraggiosamente create da giovani cittadini, anche territori falliti economicamente e socialmente, a causa della negazione di un diritto fondamentale come è ormai universalmente – e in Italia? – riconosciuta la “cittadinanza digitale”!
Facciamo in modo che ciò non accada!
Fabrizio BIOLE' - Sindaco di Gaiola, Assessore Unione Montana Valle Stura
Loris EMANUEL - Sindaco di Moiola, Presidente Unione Montana Valle Stura
Giacomo DOGLIO - Sindaco di Rittana
Manuel GUERRA - Sindaco di Roccasparvera, Presidente Assemblea dei Sindaci Valle Stura
Gianluca MONACO - Sindaco di Valloriate
c.s.
CUNEO Valle Stura - banda larga - lettera - Sindaci - Amministratori