'Icardi non sarà il capro espiatorio di un sistema sanitario indebolito da anni di tagli'
Con un post su Facebook il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari scende in campo in difesa dell'assessore regionale alla Sanità“Sappiamo bene in che condizioni il centro sinistra a guida Chiamparino ha lasciato la sanità piemontese, sul fronte ospedaliero come territoriale.
L’Assessore Icardi ha fatto l’impossibile per far fronte all’emergenza: chi ne chiede le dimissioni si faccia prima un esame di coscienza e sappia che Icardi non sarà il capro espiatorio di un sistema sanitario indebolito da anni di tagli imposti da Roma e scelte sbagliate fatte a Torino”. E’ un passaggio del post pubblicato sui social da Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, nella serata di ieri, sabato 25 aprile: una difesa a spada tratta dell’operato dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, finito nelle ultime settimane al centro delle polemiche per la gestione dell’emergenza Coronavirus in Piemonte.
Molinari, allo stesso tempo, attacca l’esecutivo guidato dal Presidente Conte: “Il Governo non ha accolto un emendamento Lega al Decreto Cura Italia che avvebbe consentito alle Regioni e alle province autonome di triplicare le risorse per la valorizzazione del personale sanitario, medico e non solo, da due mesi in prima linea a fronteggiare l'emergenza, anche a costo della vita, soprattutto nelle regioni più colpite dal Covid-19, come Lombardia e Piemonte. Al contempo da fonti governative spesso si avanzano critiche alle amministrazioni regionali, che invece sono le uniche a fare pienamente tutto quanto in loro potere”.
“Da Roma - prosegue Molinari - solo slogan e polemiche, mentre la Regione Piemonte ha rapidamente messo in campo risorse concrete con cui riorganizzare la ripartenza dei diversi comparti produttivi: 800 milioni di euro per sostenere imprese, lavoratori e famiglie, di cui 55 milioni di euro per il nostro personale sanitario, per integrare stanziamenti governativi assolutamente inadeguati a far fronte alla situazione”.
Redazione
CUNEO coronavirus