Il 4 ottobre in Prefettura la cabina di regia sul nuovo ospedale di Cuneo
Non l'attesa Conferenza dei Servizi, ma una riunione per fare il punto della situazione in cui saranno presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolteSi svolgerà il prossimo 4 ottobre in Prefettura a Cuneo, su richiesta della Regione, la cabina di regia sul nuovo ospedale. Non la tanto attesa Conferenza dei Servizi, ma un’occasione per fare il punto della situazione in cui saranno presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: dalle stesse Regione e Prefettura al Comune di Cuneo, passando per l’azienda ospedaliera, le aziende sanitarie territoriali e la Provincia.
“La Provincia esprimerà una posizione forte ed autorevole. Sono grato ai Consiglieri provinciali che hanno saputo fare sintesi, come sempre anteponendo l’interesse generale a quello particolare, votando all’unanimità un documento chiaro e che indica quali temi porre in discussione”, è il commento del presidente della Provincia, Luca Robaldo, all’indomani del Consiglio provinciale svoltosi a Castiglione Tinella.
All’ordine del giorno della seduta, fra gli altri punti in discussione, figuravano due distinti documenti relativi al futuro ospedale del capoluogo, presentati dai gruppi “La Nostra Provincia” e “Granda in Azione”. Durante la trattazione dei documenti tutti i Consiglieri hanno dato il proprio contributo e, al termine della seduta raccogliendo il tenore degli interventi, il Presidente Robaldo ha chiesto una unificazione ed una riformulazione dei documenti, così da tenere in considerazione le posizioni espresse anche dal gruppo “Ripartiamo dalla Granda”.
“Il documento votato richiama la sottoscrizione del Protocollo di intenti, relativo al cronoprogramma dei provvedimenti amministrativi propedeutici alla realizzazione del nuovo nosocomio, svoltasi proprio in Provincia nel novembre 2022 e cita la riunione del 4 ottobre prossimo. Impegna, infine, il delegato della Provincia a richiedere in quella sede quali siano le modalità di finanziamento dell’opera (se partenariato pubblico-privato o con fondi pubblici) ed un programma operativo dettagliato delle tempistiche”, conclude Robaldo.
Redazione
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