"Il 70 per cento delle partite IVA è escluso dal Decreto Sostegni"
Nadia Dal Bono, presidente di Confesercenti Cuneo: "Non era forse più giusto calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato?"“Purtroppo, nonostante il cambio di colore per la Granda, siamo ancora lontani dal poter intravedere la luce in fondo al tunnel. Siamo comunque fiduciosi, anche se è sempre più difficile, soprattutto per dei sostegni inadeguati da parte del Governo ed un piano vaccinale che non decolla. Ringrazio gli imprenditori che si sono resi disponibili mettendo a disposizione i loro locali e tutelando i dipendnti, ma purtroppo la loro buona volontà non basta ancora”. Con queste parole il direttore generale di Confesercenti provincia di Cuneo, Nadia Dal Bono, evidenzia una situazione ancora critica e all’insegna della precarietà per l’intero comparto imprenditoriale: “Nonostante la voglia e l’impegno per ricominciare, pare ormai chiaro che con questa gestione non si va da nessuna parte: così non si riparte. Tutte le misure messe in campo per le nostre imprese sono, ad oggi, risultate insufficienti. Il Decreto Sostegni lascia fuori dai contributi il 70% delle Partite IVA, che avevano bisogno di un contributo serio, per garantirne la sopravvivenza”.
“Non era forse più giusto ed equo - sottolinea il direttore Confesercenti - calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato? Non era più realistico? Ma così non è stato, purtroppo, e quindi assisteremo ad una messa a disposizione di risorse economiche che in gran parte rimarranno ferme nelle casse dello Stato e non avranno nessun effetto sul mondo delle piccole e medie imprese che rappresentiamo. Occorre fare molto di più e iniettare risorse nelle imprese, tracciandone il reale utilizzo, che sia esclusivamente destinato al sostegno in beni materiali per ogni singola attività”.
Ecco ciò che occorre secondo Confesercenti Cuneo: “Bisogna dare l’opportunità di posticipare la data del fine moratoria per i finanziamenti in corso poiché rimane la forte preoccupazione che alla fine di questo periodo molti saranno ancor più difficoltà e affanno nel proseguire il loro lavoro. Inoltre è fondamentale accelerare la campagna vaccinale. Le imprese ogni giorno inventano iniziative nuove, implementano i propri codici Ateco pur di aprire, sempre e comunque in sicurezza: la merce che è nei negozi va venduta e pagata. Nessuno si può permettere di interrompere il ciclo produttivo che fa di tutti noi un anello essenziale dell’intero sistema Paese”.
c.s.
CUNEO cuneo - Confesercenti