âIl caro energia è unâemergenza grave quasi quanto la pandemia: avanti con il nucleareâ
Il senatore leghista Bergesio allâindomani del convegno di Confindustria Cuneo: âAbbiamo a due passi 55 centrali francesi. Non possiamo considerarlo un tabĂšââPer il nostro Paese lâaumento del costo dellâenergia è unâemergenza grave quasi al pari della pandemiaâ. Lo dichiara il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, che venerdĂŹ ha preso parte allâincontro convocato da Confindustria Cuneo sulle conseguenze dei fortissimi rincari dellâenergia.
âSiamo di fronte ad aumenti a tre cifre mai visti prima, un salasso per famiglie ed imprese di ogni dimensioneâ, ha spiegato il presidente degli industriali cuneesi Mauro Gola, promotore, con il direttore Giuliana Cirio, dellâincontro che ha visto la partecipazione di oltre 120 aziende collegate in videoconferenza.
âOccorre intervenire con soluzioni immediate ma è ormai indispensabile ripensare anche la nostra politica energetica, basta con lâideologia - dice Bergesio -. Il caro energia, con un aumento del costo che a dicembre ha toccato il 572 per cento, rischia di mettere in ginocchio famiglie e aziende. A partire da gennaio il gas aumenterĂ del 125% e la luce del 120%. Il costo dellâenergia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per questâanno arriva a 37 miliardiâ.
âAlla luce di ciò, gli aiuti-tampone messi in campo dal Governo non bastano. Nellâimmediato servono almeno 30 miliardi per arginare la crisi, da ricavare tramite scostamento di bilancio, e bisogna spostare gli oneri di sistema nella fiscalitĂ generale, almeno quelli del bonus povertĂ energetica. - afferma il senatore -. Occorre quindi rivedere il valore dei contributi stanziati ma al contempo creare un tavolo tecnico-politico al Ministero per lo Sviluppo economico per affrontare lâemergenza energia e per stilare un serio piano energetico di medio e lungo periodoâ.
Tra le richieste della Lega, rivolte anche alle aziende del comparto dellâenergia, lâaumento dellâestrazione del gas italiano ma anche un impegno piĂš deciso nella ricerca sul nucleare âpulitoâ, che non produce scorie, come accade in molti Paesi europei che negli ultimi anni hanno aumentato la produzione di elettricitĂ nucleare.
âAbbiamo a due passi, oltre confine, 55 centrali nucleari francesi ed una in fase di costruzione: se lâobiettivo è âemissioni zeroâ nel 2050 è inevitabile che il nucleare avrĂ nel mondo un ruolo decisivo, non possiamo continuare a considerarlo un tabĂš - ricorda Bergesio -. Fondamentale poi semplificare lâiter autorizzativo per i nuovi impianti di energia rinnovabile al fine di poter usufruire anche delle importanti risorse del Pnrr destinate a questa tipologia di investimentiâ.
Per quanto riguarda il gas, ancora Bergesio: âCon la Lega chiediamo di intervenire a livello europeo, per rimuovere vincoli troppo stringenti, cancellando tra gli Stati le barriere tariffarie per il trasporto, nonchĂŠ ripristinare il progetto del raddoppio del gasdotto Tap dallâAzerbaigian alla Puglia. PerchĂŠ nel caro bollette la parte che pesa di piĂš è lâincremento dei costi della materia prima: lâItalia dipende al 95% da fonti estere per lâapprovvigionamento energetico, una condizione insostenibileâ.
c.s.

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