Il Comitato per la Mobilità sul contratto per il servizio ferroviario regionale: "Poche luci e molte ombre"
Il C.o.M.I.S. scrive una lettera aperta all'assessore piemontese ai Trasporti Marco Gabusi: "Necessaria una decisa inversione di tendenza"Riceviamo e pubblichiamo la lettera inoltrata dal C.o.M.I.S. all'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, al direttore dell'Agenzia Mobilità Piemontese Cesare Paonessa e al presidente della Seconda Commissione Valter Marin.
Gentilissimi,
la presentazione del nuovo treno ETR 521 Rock destinato alla Regione Piemonte è l'occasione per il Co.M.I.S di sottolineare come finalmente si ricominci ad investire nel trasporto su ferro anche sul nostro territorio, settore troppo a lungo trascurato e considerato superfluo (ricordiamo la chiusura di 12 linee di 10 anni fa).
È ormai necessaria una decisa inversione di tendenza per riportare il servizio a livelli accettabili restituendolo ai territori che ne sono ancora privi ed adeguandolo dove risulta poco attrattivo per gli utenti. Sono infatti presenti linee ferroviarie aperte al traffico ma che non vedono corse nei fine settimana o comunque con un’offerta fortemente ridotta da renderla inutilizzabile, materiale rotabile ormai al limite dell'usura, aree non più provviste di servizio su ferro benchè l'infrastruttura sia presente. È un dato di fatto che la ferrovia sia il sistema di trasporto più sicuro e rapido, adatto alle fasce deboli della cittadinanza oltreché rispondente alle linee guida del PNRR in fatto di coesione territoriale. Si evidenzia però con rammarico che il recente contratto sottoscritto tra la Regione Piemonte e Trenitalia per il trasporto ferroviario regionale non prevede un ritorno alla situazione pre-covid19, come da noi più volte richiesto, e che alcune delle condizioni pattuite sono addirittura peggiorative rispetto al precedente come anche le risorse investite appaiono inferiori. Se poi paragoniamo la convenzione con quella stipulata in altre Regioni, il confronto è impietoso, come peraltro palesato nel recente ricorso al TAR proposto dalla Federconsumatori. Il risultato è che avremo un servizio più oneroso a fronte di un’offerta ridotta.
Negli ultimi anni la situazione, a causa della crisi sanitaria ed economica, ha portato certamente alla parziale mutazione delle esigenze degli utenti tuttavia la sempre più pressante crisi climatica e l'esigenza di fornire alla popolazione servizi di trasporto più economici ed efficaci rispetto all'uso del mezzo privato, che nel bilancio familiare pesa moltissimo, devono stimolare la pubblica amministrazione ad incrementare l'investimento sul tpl con particolare riguardo al treno ed a quelle tratte ferroviarie ancora presenti sul territorio ma non utilizzate che permetterebbero collegamenti capillari e rapidi con i capoluoghi e i punti nevralgici della rete di trasporto. L'arrivo di nuovi convogli, seppur fondamentale, dev'essere quindi solo un punto di partenza per avvicinare la nostra Regione al livello di servizi delle altre e dei Paesi europei. Confidando in questa inversione di tendenza, il Co.M.I.S. continua a proporsi come interlocutore con l'amministrazione regionale e gli utenti del trasporto pubblico per offrire la propria esperienza derivante dalla quotidianità a beneficio di tutti.
Co. M. I. S. Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile
Redazione
CUNEO Comis