Il comparto artigiano cuneese conferma il trend di crescita
I dati sulla natimortalità delle imprese nel 2023 forniti dal Registro della Camera di CommercioIl tessuto produttivo artigiano rappresenta una realtà nodale in provincia di Cuneo. Dopo dieci anni consecutivi di flessione, nel 2021 il numero delle imprese artigiane che hanno iniziato la propria attività è stato superiore a quello delle realtà imprenditoriali che l’hanno cessata e il trend è stato confermato nel 2022 e nel 2023. Il tasso di crescita evidenziato nel corso dell’ultimo anno è pari al +0,76%. La dinamica del comparto cuneese risulta la migliore tra le province piemontesi sia rispetto al trend regionale (-0,02%) e nazionale (+0,35%) sia rispetto a quella dell’intero tessuto imprenditoriale locale che ha visto chiudere il 2023 con un tasso di crescita del -0,10%.
Nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2023, il Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo ha accolto l’iscrizione di 1.288 iniziative imprenditoriali a carattere artigiano (nel 2022 erano 1.202 e nel 2021 erano 1.160) a fronte delle 1.158 chiusure di attività preesistenti, al netto delle cessazioni d’ufficio (nel 2022 erano 1.030 e nel 2021 erano 1.057). Il saldo tra i due flussi è positivo per 130 unità; nel 2022 lo era stato per 172 unità e nel 2021 per 103. Al 31 dicembre 2023 sono 17.072 le imprese artigiane registrate in provincia, ovvero il 26,2% della totalità imprenditoriale del Cuneese e il 14,9% delle imprese artigiane del Piemonte. L’incidenza della componente artigiana è superiore a quella rilevata a livello nazionale (21,3%) e di poco inferiore rispetto alla media piemontese (27,1%). Considerate le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) la consistenza del tessuto artigiano si attesta a 19.266 unità.
"Dopo nove anni consecutivi di calo del numero delle imprese artigiane a partire dal 2021 il trend si è invertito con un'accelerazione che ci ha portati negli ultimi due anni a crescere di più del Piemonte e della media nazionale - afferma il Presidente Mauro Gola - Il comparto delle costruzioni, spinto dai bonus, continua a trainare la crescita del settore artigiano che nella nostra provincia rappresenta oltre un quarto delle imprese".
Dall’analisi del tessuto imprenditoriale per classe di natura giuridica, si evince che il 74,3% delle imprese artigiane sono organizzate sotto forma di ditta individuale, il 18,0% come società di persone e il 7,5% come società di capitale, tipologia che ha realizzato una buona performance con una crescita del 3,11%. Le forme meno strutturate tra cui le società di persone registrano un tasso del -2,0% mentre le ditte individuali, forma maggiormente rappresentativa, un buon +1,23%.
A livello settoriale la prima realtà per numerosità si conferma, anche nel 2023, quella delle costruzioni con il 41,7% delle imprese artigiane cuneesi. Questo settore, così rilevante per il comparto, ha fornito anche in questa annualità un contributo positivo all’andamento dell’artigianato cuneese, realizzando una crescita del 1,73%. Le imprese artigiane agricole, poco rilevanti numericamente, crescono del 6,74%; gli altri servizi, che generano il 25,0% del tessuto artigiano della provincia di Cuneo, sono stabili con un tasso pari al +0,83%. Nel comparto artigiano il terzo settore per incidenza, con il 22,9%, è l’industria in senso stretto, che mostra un tasso di variazione annuo dello stock negativo (-0,56%) seguito da turismo con -1,09% e commercio con -1,60%.
c.s.
CUNEO cuneo