Il Consiglio regionale boccia la proposta di legge per limitare gli insediamenti logistici
Primo firmatario del provvedimento Domenico Rossi (PD): "Siamo tra le regioni in cui il consumo di suolo è più marcato"Il Consiglio regionale ieri, martedì 8 aprile, ha respinto a maggioranza la proposta di legge “Norme per la pianificazione degli insediamenti logistici a rilevanza sovracomunale”. La Pdl, presentata da Domenico Rossi (PD) come primo firmatario, si prefiggeva di pianificare la presenza della logistica sul territorio, fornendo i criteri per definire gli ambiti idonei per gli insediamenti di grandi dimensioni, di rilevanza sovracomunale, indicando anche regole uniformi per la loro gestione.
Obiettivo dichiarato dal provvedimento era quello di “promuovere uno sviluppo sostenibile, riducendo il consumo di suolo, evitando fenomeni insediativi incontrollati e facilitando al tempo stesso la funzionalità e l’efficienza dell’intero sistema logistico del Piemonte”.
Il primo firmatario ha sottolineato che il Piemonte è “fra le regioni italiane in cui il consumo di suolo risulta più marcato: solo nel 2022 è stata artificializzata una superficie equivalente a 2,4 campi da calcio ogni giorno per un totale di 617 ettari, il secondo valore più alto della serie storica, inferiore solo al consumo fra il 2020 e il 2021”. Questo, come si sostiene nella relazione, “ha prodotto un profondo cambiamento dell’economia e del paesaggio, con un problema di razionalizzazione delle aree logistiche, della loro fruibilità, capacità e connessione”. Di qui la necessità di intervenire con una disciplina di programmazione, secondo un sistema di norme simili a quello di regioni confinanti come la Lombardia.
Oltre a stabilire i criteri e le prescrizioni per la definizione degli ambiti territoriali idonei per gli insediamenti logistici sovracomunali la Pdl definiva nel dettaglio la disciplina urbanistica degli stessi.
Durante la discussione generale sono intervenuti consiglieri del Pd, Sue, Avs e M5s, sottolineando l’urgenza di un provvedimento che possa dare indicazioni utili agli enti locali per il governo del territorio, in mancanza dell’aggiornamento della legge urbanistica, più volte annunciata ma non ancora realizzata.
Parere negativo sulla Pdl è stato espresso dall’assessore alla Logistica Enrico Bussalino, che ha spiegato come il provvedimento “crei sovrapposizione con le previsioni sul tema già indicate dal Piano territoriale regionale e del Piano regionale della logistica, oltre al fatto che gli oneri previsti da un articolo della proposta ridurrebbero l’attrattività del Piemonte per gli insediamenti logistici”.
Da parte di Forza Italia è stata riconosciuta la necessità di meglio disciplinare la logistica, come già ha fatto il Governo nazionale con le zone logistiche semplificate, “senza ostacolare l’attività degli imprenditori in un settore che non va visto in ottica negativa perché può essere volano di crescita per il territorio piemontese”.
Dai banchi di Fratelli d’Italia è stato evidenziato che, “in continuità con le scelte fatte nella scorsa legislatura, non si ritiene che il provvedimento contribuisca a consolidare lo sviluppo economico della regione” e sono stati ridimensionati i dati sul consumo di suolo forniti dalla minoranza.
Le minoranze hanno invece espresso preoccupazione per il rifiuto della maggioranza di entrare nel merito della proposta, che dal loro punto di vista “non è radicale, ma che oltre alla tutela dell’ambiente vuole promuovere l’economia regionale, cogliendo le occasioni offerte dalla posizione geografica del Piemonte contemperando gli interessi in gioco”.
c.s.

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