Il Fai prova a rilanciare la ferrovia Cuneo-Nizza coinvolgendo Francia e Liguria: ‘Facciamo massa critica’
Al via il censimento ‘I Luoghi del Cuore’, che si pone l’obiettivo di valorizzare i siti più amati dagli italiani. In ballo importanti contributi economiciÈ partita l'altro ieri, mercoledì 6 maggio, la decima edizione dell’iniziativa organizzata dal Fai “I Luoghi del Cuore’’. Il censimento, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e dalla presidenza della Repubblica, invita tutti gli italiani a sostenere i siti italiani che amano di più e che vorrebbero vedere tutelati e valorizzati. Come di consueto gli spazi più votati (lo si può fare sul sito dal Fai n.d.r.) verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto: 50, 40 e 30mila euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, mentre i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2mila voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione. Lo scorso anno il colle Fauniera aveva superato il primo ostacolo, senza però riuscire ad ottenere il finanziamento di circa 20 mila euro per realizzare dei muretti permanenti a secco.
Oltre al valore naturalistico, il collegamento in alta quota tra il vallone dell’Arma e la valle Grana ha una grande portata affettiva per gli appassionati di ciclismo. Nel 1999 fu teatro della mitica tappa del Giro d’Italia Bra-Borgo San Dalmazzo vinta dal lombardo Paolo Savoldelli. Fu in quell’occasione che l’indimenticato ‘Pirata’, Marco Pantani, riuscì a conquistare la maglia rosa ai danni del francese Laurent Jalabert grazie a una prestazione straordinaria proprio sulla salita del Fauniera. A pochi mesi dalla morte del campione romagnolo, nell’estate del 2004, fu installato un monumento in sua memoria, poi oggetto di assurdi atti vandalici. È probabile che anche quest’anno il comitato che ha visto tra i protagonisti il Comune di Castelmagno e gli organizzatori della Fausto Coppi, corsa ciclistica amatoriale che fa del passaggio sul colle uno dei suoi punti forti, riproverà a ottenere il finanziamento in quanto tra le novità del censimento di quest’anno ci sono due classifiche speciali. La prima è dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, cioè a luoghi che appartengono alle aree montane del Paese. “Coprono da sole il 54% del territorio nazionale - fanno sapere dal FAI - sono zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni e il potenziale”. Una descrizione che ben si addice al colle Fauniera, ma anche a molte altre ‘perle’ delle nostre valli. La seconda categoria è relativa ai “Luoghi storici della salute”, beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono divenuti valorosi presidi a tutela di tutti noi.
Da parte della delegazione del Fai di Cuneo non ci saranno indicazioni. “Potranno nascere comitati spontanei, noi saremo pronti a sostenerli materialmente, ma da parte nostra nessun suggerimento”, spiega il presidente cuneese Roberto Audisio. Con un’eccezione. Si tratta della ferrovia Cuneo-Nizza, che nel 2019 ha festeggiato il quarantennale dalla riapertura della linea dopo l’interruzione causata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante sia stata classificata tra le 10 più belle tratte ferroviarie del mondo, le 25mila firme raccolte in risposta alla decisione di ridurre la corsa e la sua utilità per i viaggiatori (900 persone al giorno prima del suo ridimensionamento del 2013, dato Regione Piemonte) la tratta rimane a permanente rischio soppressione.
“La volontà delle sezioni regionali del Fai di Piemonte e Liguria e quella di fare insieme ‘massa critica’ per rilanciare la ferrovia - continua Audisio - Si tratta di un tema molto sentito non solo nel Cuneese, ma anche in riviera e in val Roya, perché non votarla tutti insieme? Sarebbe bello se riuscissimo a ottenere numeri importanti, potremmo dare un grandissimo segnale”.
Già. Quattro anni fa a collezionare più voti di tutti in provincia di Cuneo fu il santuario di Santa Lucia, ammirabile in tutto il suo splendore a chi percorre la strada provinciale della valle Ellero in direzione Mondovì. Fu anche grazie al piazzamento che l’edificio situato sulle pendici del monte Calvario riusci ad ottenere il vincolo paesaggistico, assicurandosi la conservazione imperitura. Chissà che la ferrovia delle meraviglie non possa trovare sorte analoga, incontrando anch’essa una ‘fase 2’ di rilancio turistico.
Dal 2003, anno della sua prima edizione, “I Luoghi del Cuore” è stato eletto da milioni di cittadini. Grazie a una partnership con Intesa Sanpaolo il FAI ha sostenuto e promosso ben 119 progetti di recupero e valorizzazione di luoghi d’arte e di natura a livello nazionale. Nelle nove edizioni realizzate sin qui, grazie a più di 7 milioni di voti ricevuti - di cui più di 2,2 milioni nell’ultima edizione del 2018 - è stato inoltre possibile costruire una mappatura unica e spontanea di oltre 37mila luoghi dalle tipologie più varie, che interessano oltre l’80 percento dei Comuni italiani. Alcuni sono stati segnalati da una sola persona, per altri invece si sono mobilitate decine di migliaia di cittadini. E sono più di 800 gli straordinari comitati spontanei che si sono attivati per raccogliere voti, e che hanno perseguito con ineguagliabile tenacia l’obiettivo di offrire un’occasione di rinascita al loro “luogo del cuore”.
Samuele Mattio
CUNEO Roberto Audisio - CuneoNizza - Fai Cuneo