Il futuro del liceo Artistico negli spazi del "Grandis"?
Il nuovo polo scolastico di corso De Gasperi apre un dibattito sul futuro delle scuole superiori della città di Cuneo. Spedale: "Dialoghi aperti con la Provincia"La realizzazione del nuovo polo scolastico in corso De Gasperi, là dove sorgeva il Provveditorato recentemente abbattuto, potrebbe aprire una sorta di “effetto domino” per le scuole superiori della città di Cuneo. Se n’è parlato ieri, lunedì 29 gennaio, in Consiglio comunale. Due le interpellanze sul tema, presentate da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo MIA).
Il decano della sinistra cuneese ha chiesto conto del futuro dei locali di corso IV Novembre, quelli che oggi ospitano l’istituto “Grandis” (che dal 2026 si trasferirà in corso De Gasperi) e l’adiacente ex teatro Gil. Gli edifici sono di proprietà della Regione Piemonte, che li ha concessi in comodato d’uso alla Provincia di Cuneo.
Sturlese ha ipotizzato di destinare i fabbricati ad attività legate alle associazioni culturali della città, citando anche la situazione del Conservatorio “Ghedini”, che oggi si avvale di due sedi separate e lontane, una dislocata in via Roma e nei locali dell’ex infermeria in piazza Foro Boario.
“È necessario sin d’ora - ha detto il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni - avere un progetto di riutilizzo e restauro del fabbricato sede della scuola e del fabbricato ex Gil. Serve un’apertura di consultazione immediata su quello che sarà il futuro di questo edificio”.
Il liceo Artistico nell’ex “Grandis”?
A rispondere l’assessore all’Urbanistica Alessandro Spedale: “Torniamo volentieri su questo argomento, importante e strategico. I locali non sono di nostra proprietà, ma non vogliamo fare gli spettatori. Nelle settimane scorse abbiamo avviato un dialogo con la Provincia, titolare del comodato da parte della Regione, in particolare con il consigliere Davide Sannazzaro. Vogliamo proseguire un ragionamento concreto: oltre al Conservatorio in città c’è un altro punto di riferimento per l’arte e la cultura, il liceo Artistico Ego Bianchi, che potrebbe diventare un elemento cardine per questo progetto. Il percorso è avviato, la nostra intenzione è trovare soluzioni che possano trovare concretezza. Dobbiamo tenere conto anche di una questione importante: in questo momento in città è in corso una riorganizzazione delle scuole superiori, questo è quindi il momento per un ragionamento d’insieme soprattutto per quelle scuole che oggi si trovano un po’ ‘nello stretto’, come l’Ego Bianchi”.
Dialoghi in corso con Provincia e dirigenti scolastici
Nell’altra interpellanza sul tema, discussa anch’essa ieri sera, Claudio Bongiovanni ha allargato il discorso alle altre due sedi che oggi ospitano il “Grandis”, quella di via Cacciatori delle Alpi (di proprietà del Comune) e la succursale di via Mazzini (di proprietà della Provincia). Dopo il trasferimento in corso De Gasperi il primo fabbricato verrà liberato, il secondo sarà invece svuotato solo in parte, perchè occupato anche da altre scuole.
“Questa - ha detto Bongiovanni - potrà essere l’occasione per avviare una riflessione generale e approfondita sulla riqualificazione del tessuto urbano, in chiave sociale e ambientale, mediante il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici pubblici dismessi. Serve individuare in modo condiviso linee guida che permettano di inquadrare gli interventi in una più ampia visione della città e delle sue prospettive di sviluppo, in previsione della auspicabile redazione di un nuovo Piano Regolatore Generale che appare sempre più necessario”. Il consigliere di Cuneo MIA ha chiesto che si istituisca una apposita Commissione speciale che dia avvio a questo processo.
A rispondere la sindaca Patrizia Manassero: “Quello che stiamo facendo in questo momento è lavorare in modo stretto con la Provincia, che si occupa di gestire gli spazi per gli istituti superiori. Abbiamo incontrato anche la conferenza dei dirigenti scolastici, dove è emerso come loro, avendo a che fare con la fascia 14-19 anni, si trovino in una fase in cui l’inverno demografico che viviamo è lontano: insomma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare ad oggi non c’è un crollo di presenze. C’è poi da considerare che molte scuole hanno succursali che frammentano la frequentazione quotidiana. In prospettiva poi abbiamo su corso IV Novembre l’esistenza del teatro ex Gil, ma su via Cacciatori delle Alpi abbiamo anche la vicina chiesa di Santa Chiara che sarà restituita ad iniziative culturali. Poi, per quanto riguarda gli stessi spazi di corso IV Novembre, va tenuto conto che sono di proprietà della Regione, e che quindi va considerato anche il fabbisogno delle scuole professionali, che fanno capo alla Regione stessa. La situazione riguardante la disponibilità di spazi scolastici, insomma, è da valutare insieme alla Provincia, basandosi su dati, numeri e prospettive dei vari edifici”.
Andrea Dalmasso
CUNEO cuneo