È il giorno della CIG: la Granda guarda a Roma e attende notizie su Tenda bis e Cuneo-Nizza
Oggi la conferenza intergovernativa Italia-Francia, mentre nelle stazioni cuneesi si manifesterà in difesa della Ferrovia delle MeraviglieÈ il giorno della CIG. La conferenza intergovernativa Italia-Francia si riunirà oggi, venerdì 6 ottobre, per la prima volta a Roma, con la partecipazione - anche questo un fatto inedito - dei primi cittadini dei territori interessati. Sul tavolo ci saranno anche i temi legati ai “nodi” della viabilità transfrontaliera nel sud del Piemonte, dal Tenda bis alla ferrovia Cuneo-Nizza.
Per quanto riguarda il colle di Tenda, la posizione che l’Italia porterà al citato vertice è quella già emersa nelle scorse settimane, ribadita durante la visita a Limone del viceministro Edoardo Rixi lo scorso 25 settembre: no all’apertura in modalità cantiere per l’inverno chiesta dai francesi, troppo alto il rischio di rallentare i lavori e ritardare ulteriormente l’apertura del nuovo tunnel. In sede di CIG, insomma, la parte italiana chiederà garanzie per l’apertura del nuovo tunnel entro maggio-giugno 2024. Ancora da valutare, però, la possibilità di aprire con doppio senso di marcia.
Si discuterà inoltre del destino del vecchio tunnel. I fondi destinati inizialmente alla sua ristrutturazione sono stati “dirottati” sul nuovo traforo, in modo da coprire i maggiori costi generati dai rincari. Ora, quindi, serve definire un nuovo “quadro economico” - per usare le parole di Rixi - per il rifacimento della galleria ottocentesca. Edilmaco, che sta eseguendo i lavori per il nuovo tunnel, pare non essere interessata ad occuparsi del tunnel storico. All’orizzonte, quindi, lo “spettro” di un nuovo appalto internazionale, con relativi tempi. I 255 milioni stanziati per il raddoppio del tunnel, come detto, sono stati coperti “spostando” i fondi inizialmente destinati alla ristrutturazione del traforo storico, per la quale ora - secondo quanto dichiarato a margine dell’incontro di Limone - servirà una somma pari a circa un terzo di questa cifra. I costi totali, insomma, potrebbero arrivare a sfiorare i 350 milioni di euro.
Un altro punto che l’Italia porterà in CIG è il potenziamento della ferrovia: “Chiederemo orari di apertura più lunghi per poter far viaggiare i convogli anche al mattino presto e alla sera tardi, anche in vista della stagione invernale. C’è da capire da parte francese l’intenzione di eliminare il limite a 30 chilometri orari e di presidiare le stazioni anche al mattino e alla sera, per consentire il transito dei treni”, aveva detto Rixi a Limone a fine settembre.
La speranza del territorio è che la CIG riconosca la Cuneo-Ventimiglia-Nizza come tratta internazionale, e a questo proposito proprio oggi - in occasione del 44° anniversario della riapertura della linea - è stata organizzata una mobilitazione che coinvolgerà le stazioni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Roccavione, Robilante e Vernante. L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Ferrovie Locali, dal Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, dal Co.M.I.S. e dai Comuni attraversati dalla ferrovia. “La CIG riconosca questa tratta come internazionale. La Regione Piemonte riporti a quattro (e in prospettiva a sei) il numero delle coppie di treni sulla linea. Il treno è un fattore di riduzione dell’inquinamento ambientale e di sviluppo economico ed è un fattore di unione tra i popoli dell’Europa”, si legge sulla locandina che annuncia la mobilitazione, che si terrà alle ore 11 nelle citate stazioni. Il tutto nell’attesa e nella speranza che da Roma arrivino buone notizie sul fronte ferrovia e sul fronte Tenda bis.
Andrea Dalmasso
CUNEO cig