"Il Green pass? Non vorrei diventasse uno specchietto per le allodole che ci allontani dai problemi concreti"
Il segretario della FLC Cgil Doriano Ficara punta la torcia sulle magagne della scuola: "Edilizia scolastica, il numero degli alunni per classe e il precariato del personale della scuola"Riceviamo e pubblichiamo.
L'anno scolastico sta per iniziare e tra pochi giorni la scuole del cuneese riapriranno i battenti. Ultimamente si parla quasi esclusivamente di obbligo del green pass e della protesta no vax, spostando l’attenzione e puntando i riflettori su quello che non vorrei diventasse l’ennesimo specchietto per le allodole che ci allontani dai problemi concreti che attanagliano da anni il mondo della scuola e che sono esplosi in tutta la loro drammaticità con l’insorgere della pandemia.
1) L’edilizia scolastica. L’80% delle scuole italiane è ubicata in edifici che non sono stati pensati e progettati per l’attività didattica. Gli spazi non sono accessori, ma incidono profondamente sulla qualità dei processi di apprendimento e sulle scelte metodologiche (NOTA: se non ci fosse stata questa situazione si sarebbe potuto garantire da subito il distanziamento e quindi la riapertura delle scuole e lo svolgimento delle attività in presenza). Eppure in due anni poco o nulla è stato fatto per i nostri edifici scolastici per migliorare laboratori e palestre. Su 88 plessi scolastici sono 8 i progetti di rinnovamento in essere.
2) Il numero degli alunni per classe. Con classi numerose, all’interno delle quali ci sono quasi sempre ragazzi che necessitano di percorsi differenziati, ragazzi con disturbi dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali, è impossibile garantire a tutti il raggiungimento degli obiettivi formativi (NOTA: se le classi fossero state meno numerose si sarebbe risolto più facilmente il problema del distanziamento e le scuole si sarebbero riaperte). Inesorabilmente anche in questi anni abbiamo visto costituzione di classi con numeri importanti e organici sempre più limitati originati da una contabilità scolastica che è l’esaltazione della creatività economica ed allo stesso tempo l’aberrazione della didattica. E' fondamentale che non si superino i 20 studenti per classe.
3) Il precariato del personale della scuola che lavora nell’assoluta instabilità senza continuità e possibilità di pianificare le proprie attività e che tutti gli anni causa di rallentamenti e disagi del sistema scolastico alla sua ripartenza. Ho visto passi in avanti per evitare che questo problema si acuisca ulteriormente, ma risolverlo è cosa diversa. Ci vuole maggiore incisività, a partire dalla nomina di un Dirigente scolastico e un Direttore amministrativo per ogni plesso. Oggi in Provincia di Cuneo siamo molto lontani da questo obiettivo minimo.
Il tema che purtroppo imperversa è quello del Green Pass, rispetto al quale la mia posizione è chiara: è lo strumento attraverso il quale possiamo evitare un altro anno di DAD o DDI (o chissà quale altro acronimo), l’ennesimo anno di didattica a distanza con le conseguenze formative che sono già state sottolineate da tutti. Sono quindi favorevole al suo utilizzo, con l'invito però a non nascondere dietro una mascherina i problemi strutturali. Mi rivolgo quindi alle Istituzioni scolastiche affinché ascoltino le voci di chi è vicino al mondo della scuola, di chi nella scuola ci lavora e, attraverso la sua attività, ne rende possibile il suo funzionamento. Mi rivolgo ai Dirigenti Scolastici, affinché svolgano il loro compito non come manager d’azienda, ma come primi responsabili della didattica. Nella speranza che possa essere un anno scolastico proficuo per tutti.
Doriano Ficara – Segretario Generale FLC CGIL Cuneo
Redazione
CUNEO Cgil - green pass