Il mercato di Cuneo va ripensato?
L'interpellanza di Noemi Mallone (FdI): "La piantina risale agli anni '30, non può corrispondere alle esigenze odierne degli ambulanti"Un’interpellanza per “ripensare” la fisionomia dei mercati settimanali di Cuneo. L’ha proposta Noemi Mallone, consigliera di Fratelli d’Italia, sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, in programma il 19 e 20 dicembre.
Il documento si apre con un’analisi dello stato attuale del mercato cuneese: “A causa della crisi economica oramai decennale, del poco ricambio generazionale dei banchi, delle politiche urbanistiche e della concorrenza sul territorio, sta subendo un costante decadimento. Tale fenomeno investe soprattutto le aree periferiche della zona mercatale di piazza Galimberti (a ridosso del Tribunale), la zona dei banchi non alimentari di piazza Seminario e il tratto finale di via Roma (zona Municipio): queste aree stanno subendo un costante abbandono da parte dei concessionari di posteggio, causando molteplici spazi vacanti e numerosi spazi vuoti all’interno delle aree mercatali”.
Per la consigliera di Fratelli d’Italia l’attuale impianto dei posteggi di piazza Galimberti e piazza Seminario è “totalmente superato”, in quanto la piantina risale agli anni ’30: “Non sono stati posti in essere piani di ristrutturazione né di revisione delle postazioni e una piantina così risalente nel tempo non può più corrispondere alle esigenze degli ambulanti. Per esempio, l’utilizzo dei carretti che venivano posizionati all’interno di piazza Galimberti, ora sostituiti dai furgoni, anche di grandi dimensioni, non potendo essere collocati all’interno della stessa, per esigenze di spazio, vengono ora fatti sostare ai lati della piazza, rendendo più difficoltoso il carico e scarico delle merci”. Mallone propone quindi di pensare a una ridefinizione dei posteggi, prendendo come modello la piantina utilizzata per il mercato natalizio. Tra le soluzioni proposte - si legge nell’interpellanza - “sarebbe auspicabile delineare una prosecuzione dei banchi fino al fondo di via Roma, collocando banchi di frutta e verdura, per incentivare gli acquirenti a percorrere tutto il tratto”: “Inoltre, va ricordato che l’architettura della zona mercatale di piazza Galimberti, dove vengono collocati i banchi, è caratterizzata da posteggi lunghi e stretti, con metrature totalmente inadatte ad un mercato concorrenziale e moderno, soprattutto per le attrezzature di vendita odierne degli operatori, mutate profondamente negli anni. Molti concessionari sono impossibilitati all’utilizzo di tende fisse installate sui furgoni, o all’impiego di tavoli di misure convenzionali, costretti così all’acquisto di tavoli compatibili solamente alla struttura del mercato cuneese”. Una struttura che secondo la consigliera di Fratelli d’Italia danneggia le potenzialità del mercato causando degrado del tessuto commerciale. Tra le altre problematiche segnalate nell’interpellanza la mancanza di posti auto dopo la riqualificazione di piazza Foro Boario e l’abolizione della fermata del bus in piazza Galimberti, ritenuta fondamentale per gli anziani.
“La soluzione sino ad oggi paventata - prosegue Mallone - consisterebbe nella redistribuzione dei posteggi in piazza Galimberti, predisponendo una disposizione similare a quella dei mercati straordinari di Natale: i banchi non alimentari del venerdì, durante il periodo Covid, stanziati in piazza Seminario, sono stati spostati in piazza Galimberti, con un impianto a file parallele con posteggi 8x4 metri, con possibilità di collocare il proprio furgone all’interno della concessione e facoltà di utilizzare le attrezzature fisse tipiche dei banchi moderni. Tale modifica era avvenuta proprio per far fronte alle problematiche di metratura e obsolescenza dell’area mercatale di piazza Seminario. Importante sarebbe anche riqualificare il mercato coperto, risistemando e rinnovando le postazioni, con eventuale possibilità di ‘chiudere’ l’area per non disperderne il calore. Il mercato di Cuneo è parte fondamentale della nostra città, della nostra storia e della nostra economia”.
Nel prossimo Consiglio comunale la discussione e le risposte dell’amministrazione.
a.d.
CUNEO cuneo