Il messaggio del premier Conte sui social: 'Entro fine settimana il piano per la fase 2'
Il presidente del Consiglio ha fatto il punto della situazione: 'Riaprire tutto subito sarebbe irresponsabile. La data ragionevole è quella del 4 maggio'Mentre in alcune nazioni la graduale riapertura delle attività è già iniziata, anche l’Italia prosegue nell’avvicinamento alla cosiddetta “fase 2”, che condurrà il paese ad una “nuova normalità” dopo il lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus. La data da segnare sul calendario, ad oggi, è quella del 4 maggio, con le restrizioni attualmente in vigore che scadranno il giorno precedente. E’ tornato a parlarne stamattina, martedì 21 aprile, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha pubblicato un post sul tema sui suoi canali social.
“Molti cittadini - ha scritto il premier - sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”.
L’allentamento delle misure, insomma, avverrà in modo graduale, e la “normalità” che ci attende non sarà la stessa alla quale eravamo abituati fino ad un mese e mezzo fa: “Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”.
Non è chiaro, ad oggi, se la “fase 2” seguirà un programma omogeneo a livello nazionale o se si sceglierà invece di agire con modalità differenziate regione per regione: “Dobbiamo agire - spiega Conte - sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non sono le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da regione a regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19. È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo”.
Il programma dovrebbe essere reso noto tra pochi giorni: “Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”, ha scritto il presidente del Consiglio.
Da parte del premier, infine, un invito a restare compatti: “Smettiamola di essere severi con il nostro paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova”.
Redazione
CUNEO coronavirus