Il mondo della pesca soddisfatto: fino al 31 marzo 2025 nei fiumi saranno gettate trote fario e iridee
Graglia (FI): “Da anni lavoro a fianco del presidente regionale della federazione affinché i blocchi siano superati perché inutili. Il pescatore è un importante sentinella per la tutela dell’ambiente”“Siamo soddisfatti di aver ottenuto una proroga fino al 31 marzo 2025 per l’immissione delle specie alloctone, proroga ottenuta anche grazie al lavoro svolto dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee che ha creato le giuste condizioni per ottenere il prolungamento dell’immissione, da sempre considerate fondamentali per il comparto ittico e anche per la tutela dell’ambiente”. Con queste parole Giacomo Pellegrino - presidente regionale della FIPSAS - commenta la deroga ottenuta con il Milleproroghe, approvata alla Camera e che diventerà effettiva a breve.
“Ci sono dei tempi tecnici da rispettare - spiega il presidente Pellegrino - ma una volta pubblicato l’emendamento sulla Gazzetta Ufficiale, toccherà alle Province dare l’autorizzazione per l’immissione. Per cui spero che il via possa esserci entro la fine di febbraio”.
La pesca alla trota si aprirà domenica 25, bisognerà aspettare quindi, ancora una settimana per le immissioni di trota iridea e trota fario atlantica. “Siamo consapevoli che la deroga non è risolutiva - prosegue Pellegrino - ma lo sblocco delle immissioni rappresenta un risultato positivo per la FIPSAS e per il mondo della pesca. Voglio ricordare che il pescatore è una sentinella ecologica del nostro territorio e con la sua presenza sui fiumi tutela l’ambiente”.
“Da anni, insieme all’amico presidente Pellegrino, mi occupo del mondo della pesca che considero un comparto importante sia dal punto di vista economico che ambientale - sottolinea il vicepresidente dl Consiglio regionale Franco Graglia -. Il nostro obiettivo è quello di non avere più blocchi per queste immissioni di specie alloctone, adottando naturalmente delle precauzioni in aree pregiate, come per esempio le zone montane. Voglio anche ricordare - prosegue Graglia - che a tutela e sostegno del mondo della pesca, ho fatto approvare, alcuni anni fa, un emendamento affinché le Province siano vincolate a destinare una parte dei proventi provenienti dal permesso di pesca, proprio al mondo ittico. La proroga è uno strumento prezioso per poter dare respiro al comparto ittico e all’indotto turistico delle valli alpine e appenniniche del nostro territorio ma va comunque superata”.
“Consideriamo il blocco di immissioni davvero assurdo e inutile - prosegue il presidente FIPSAS Giacomo Pellegrino - e come federazione ci opponiamo da sempre. Si tratta di una pratica che non ha nessuna base scientifica e siamo soddisfatti che ancora una volta le nostre istanze abbiamo avuto ragione sulle considerazioni di pseudo ambientalisti che forse non conoscono il mondo della pesca. Il tema dei ripopolamenti e delle immissioni delle specie ittiche in natura rappresenta un elemento fondante della funzionalità del sistema della pesca sportiva e professionale, costituito sulla base di equilibri raggiunti da oltre un secolo di gestione, innegabilmente cruciali per la sopravvivenza del settore anche come risorsa per il rilancio delle aree interne. Occorre pertanto superare l’adozione di criteri eccessivamente restrittivi al fine di una equilibrata valutazione delle condizioni che determinano il divieto di immissione di alcune specie ittiche d’acqua dolce. Inoltre - conclude Pellegrino - in primavera verranno immessi i pesci autoctoni che abbiamo negli incubatoi ittici di Fossano - Cussanio e Dronero”.
c.s.
CUNEO pesca