Il Parco della Gioventù riservato al calcio femminile, il tema sbarca in Consiglio comunale
L'interrogazione presentata dal capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Garnero: "Indispensabile che sia utilizzabile anche dalle giovanili dell'A.C. Cuneo Olmo 1905"“L'amministrazione ritiene congruo con lo statuto e le leggi vigenti in materia di sport e utile al futuro dell’A.C. Cuneo 1905 Olmo il fatto di riservare nel capitolato in via quasi esclusiva l’impianto sportivo del Parco della Gioventù al calcio femminile? Se l’amministrazione comunale crede nel settore giovanile del Cuneo, per quale motivo non consentire in modo adeguato l’accesso agli impianti sportivi comunali ai ragazzi, potenzialmente centinaia di atleti? Quali progetti ha l’amministrazione per il calcio femminile da ritenere così essenziale riservare gli impianti del Parco della Gioventù a quest’attività?”. Sono i quesiti posti dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimo Garnero nella sua interrogazione rivolta all’amministrazione del capoluogo. Il tema è quello dell’assegnazione degli impianti del Parco della Gioventù, sulla quale il neonato A.C. Cuneo Olmo 1905 aveva organizzato una conferenza stampa lo scorso 30 agosto. La società biancorossa ha deciso di non partecipare al bando indetto dal Comune ritenendo che vi fossero presenti “anomalie molto penalizzanti”. Nel mirino in particolare una parte del capitolato secondo la quale l’impianto avrebbe dovuto essere “riservato in via prioritaria all’avvio e alla promozione dell’attività sportiva calcistica femminile”.
Ora il tema sbarcherà in Consiglio comunale: “Essendo il vivaio un settore strategico per il futuro del Cuneo Calcio, diventa indispensabile che l’impianto del Parco della Gioventù sia utilizzabile anche per tali categorie di età, senza che questo comporti una impossibilità di fruizione da parte della neonata squadra di calcio femminile. Al contrario, una netta intransigenza porterebbe ad un potenziale “scontro”, quando invece servirebbe una adeguata concertazione al fine di rendere entrambe le società in grado di poter usufruire dell’impianto”. Garnero non risparmia frecciate nei confronti dell’amministrazione comunale, che - scrive nella sua interrogazione - “ebbe una politica di ‘laissez faire’” ai tempi della gestione Lamanna, che condusse la società biancorossa al fallimento e che - prosegue il capogruppo di Fratelli d’Italia - “si è rivelata inadeguata, comprendente anche momenti di imbarazzo come la riunione della commissione sul nuovo stadio a gennaio del 2019, per un progetto che si poggiava su basi fallimentari”.
Nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo la replica della Giunta.
a.d.
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