"Il Piemonte torna in zona arancione, effetti sulla filiera agroalimentare"
Il commento dei vertici regionali di Coldiretti: "Le difficoltà si fanno sentire a cascata"Il Piemonte torna in zona arancione ed è stop agli spostamenti senza il green pass. Nelle regioni in arancione gli spostamenti verso altri Comuni o fuori Regione con auto propria sono consentiti solo con green pass base (anche solo tampone), senza green pass invece solo per lavoro, necessita e salute (con modulo di autocertificazione). Fanno eccezione gli spostamenti dai comuni con un massimo 5mila abitanti verso altri comuni entro i 30 chilometri, eccetto i capoluoghi di provincia.
Stanno profondamente cambiando i comportamenti di consumo degli italiani: si registra un crollo dei consumi fuori casa in bar, ristoranti, trattorie e agriturismi provocato anche dalla preoccupazioni per i contagi, dallo smart working e dal calo del turismo ma anche un aumento degli acquisti in negozi, supermercati e mercati dove peraltro non sarà necessario il green pass.
“Le difficoltà si fanno sentire – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini soprattutto nelle località turistiche per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla carne, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Sono mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione per un valore, a livello nazionale, di circa 5 miliardi rispetto a prima della pandemia. A crescere è la consegna a domicilio che ha raggiunto in Italia il valore record di 1,5 miliardi nel 2021 con un incremento del 59% rispetto all’anno precedente, secondo l’Osservatorio nazionale sul mercato del cibo a domicilio”.
c.s.
CUNEO Coldiretti