Il Piemonte traccia la via per una nuova 'Web Covid Tax': più tasse per i colossi dell'e-commerce
La proposta di legge presentata in conferenza stampa. Cirio: ''Non è un provvedimento che mira a colpire qualcuno, ma serve a ristabilire equità e giustizia''“Non è una proposta di legge che si pone l’obiettivo di ‘colpire’ o danneggiare qualcuno, ma un provvedimento che mira a ristabilire equità e giustizia, parità di trattamento tra gli attori del commercio”. Così il presidente della Regione Alberto Cirio ha commentato, durante la conferenza stampa di presentazione, il disegno di legge proposto dal Piemonte per modificare la tassazione nei confronti dei cosiddetti “colossi del web”.
Un disegno di legge che sarà trasmesso oggi al Consiglio regionale, con tutti gli allegati tecnici, e dopo la discussione condiviso con le altre regioni. Servirà l’appoggio di almeno altri quattro Consigli regionali per arrivare a formulare una proposta di legge nazionale: “Non sarà difficile, in Conferenza delle Regioni si è parlato più volte di questo tema”, ha commentato Cirio.
Questi i provvedimenti contenuti nella proposta, che che interviene sulla legge di bilancio 2019 andandola a modificare in due aspetti e che interesserà, come detto, i cosiddetti “colossi” dell’e-commerce: tutte le aziende che hanno un fatturato non inferiore a 750 milioni di euro, di cui almeno cinque e mezzo registrati sul territorio nazionale. “In questo modo non verranno colpite le piccole e medie imprese che sono attive nel commercio online”, ha spiegato il presidente della Regione.
“Per queste grandi aziende - ha proseguito Cirio - la tassazione sui ricavi prevista dalla legge di bilancio 2019 è al 3%, quando per imprenditori e artigiani è intorno al 65%: si tratta del comma 41, che con la nostra proposta puntiamo a modificare portando l’aliquota al 15%”. Questa quindi, la proposta che Cirio ha definito per i "tempi di pace": aliquota dal 3 al 15%.
Sulla base della relazione del Governo fatta a fine 2018, il fatturato del mondo dell’e-commerce in Italia vale 31 miliardi di euro: nei primi sei mesi del 2020 si è però registrato un incremento del 31,3%, anche a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. In quest’ottica, la Regione propone così una seconda modifica alla legge di bilancio, con l’introduzione di una norma eccezionale chiamata “Web Covid Tax”: “La nostra seconda proposta prevede che l’aliquota del 15% stabilita in 'tempo di pace' venga raddoppiata al 30% per tutte le transazioni che vengono effettuate durante il periodo del lockdown. Siamo per libertà di concorrenza, e tutti devono partire dallo stesso livello. In lockdown i competitor dei colossi del web, i negozi fisici, sono chiusi, quindi penalizzati da fattori che non dipendono dalla loro volontà: c’è una distorsione dell’equilibrio di mercato e della libertà di concorrenza. Il gettito derivante da queste modifiche andrebbe a chi è stato chiuso e a chi è stato danneggiato dal lockdown, sostenendo nuovi bonus”.
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Maurizio Marrone, assessore ai Rapporti con il Consiglio regionale: “Si tratta di una proposta di legge liberale, che riequilibra le condizioni di concorrenza e che speriamo possa trovare appoggio trasversale tra le diverse forze politiche. E’ anche un provvedimento orgogliosamente sovranista, che si rivolge a colossi internazionali che spesso hanno sede in paradisi fiscali e favorisce le attività locali, alle partite IVA che rendono vivi i nostri paesi. Siamo fieri di essere la prima regione in Italia a presentare questo ‘stimolo’ al Parlamento nazionale”.
a.d.
CUNEO Alberto Cirio - Regione Piemonte