Il primo Dpcm di Mario Draghi: ecco le norme in vigore dal 6 marzo
Nelle zone rosse sospese le lezioni in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, resta il coprifuoco alle 22Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato ieri il nuovo Dpcm con le misure di contenimento dei contagi da Covid-19, il primo del suo mandato. Il decreto entrerà in vigore il 6 marzo e resterà valido fino al 6 aprile, inclusa Pasqua. “Il principio guida del nuovo dpcm, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia”, ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa di presentazione: “La curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e risalita e facciamo i conti con alcune varianti temibili del virus come la variante inglese, ma anche variante sudafricana e sudamericana”.
Una delle novità più rilevanti riguarda la scuola: dal 6 marzo nelle zone rosse verranno sospese le attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, anche nelle scuole dell'infanzia e nelle elementari. Resterà garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone arancioni e gialle, saranno i presidenti delle Regioni a poter disporre la sospensione dell'attività in presenza nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, oppure nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti nell'arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Resterà in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regionali possono invece variare l’orario: la Sardegna attualmente ha fissato il divieto di uscire dalle 23.30 alle 5.
Sarà ancora vietato lo spostamento tra regioni, anche se queste si trovano in fascia bianca o gialla. Si potrà uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza. In zona arancione e rossa sarà vietato anche uscire dal proprio Comune di residenza, tranne che per le motivazioni sopra citate. Nelle zone rosse non sarà consentito ricevere in casa persone non conviventi. In zona arancione resta la possibilità per chi vive in un Comune con meno di 5 mila abitanti di muoversi entro 30 km dai confini (non verso il capoluogo) e di fare visita a una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (minori di 14 e persone disabili o non autosufficienti non rientrano nel calcolo).
Si potranno raggiungere le seconde case, ma solo se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa.
In zona gialla bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18. Da quell’orario in poi sarà consentito l’asporto, fino alle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 solo per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, comprese le enoteche (ma senza degustazione): da questi si potranno acquistare bevande alcoliche e analcoliche 'da asporto', senza consumo sul posto, fino alle 22. Nelle zone rosse resteranno aperti solo i negozi che vendono beni di prima necessità: saranno chiusi anche i servizi alla persona come parrucchiere, barbieri e centri estetici.
Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali dovranno restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa queste restrizioni saranno ancor più stringenti perché potranno restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici.
Resteranno chiusi palestre, piscine e impianti sciistici, nelle zone gialle è confermata la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Chiuse le discoteche, come i centri fieristici e congressuali.
Redazione
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