'Il Sindaco doveva battere i pugni in Regione, non sui social'
La presa di posizione dei consiglieri comunali della Lega di Bra sul tema della chiusura del Pronto SoccorsoRiceviamo e pubblichiamo.
Leggiamo con estremo sconcerto il comunicato fatto dal signor sindaco e dai gruppi di maggioranza consiliare sulla perdita del pronto soccorso Braidese. Sconcertati perché suonano stonate queste parole dette da chi governa Bra e dal signor sindaco che, tenendoci così tanto al mantenimento del pronto soccorso, non si è neanche degnato e prodigato di fare una telefonata all’assessore regionale alla sanità Icardi, tantomeno al presidente della Regione Piemonte. L’assessore stesso si è invece subito attivato in risposta al comunicato intriso di propaganda e campanilismo politico, spiegando l’impossibilità di riaprire il pronto soccorso o attivare un punto di primo intervento (PPI): il primo per assenza di ospedale, come da normativa, il secondo perchè mai programmato negli anni scorsi dalla precedente giunta regionale, dello stesso colore politico di chi ora attacca futilmente.
Nessuno mai, ha visto il sindaco battere i pugni sui tavoli nelle sedi opportune (in Regione ovviamente, non sui social media) per il mantenimento del pronto soccorso braidese. Ed ora per salvare semplicemente la faccia viene fatta mera propaganda con un comunicato di questa fattura insieme ai suoi compagni di partito di maggioranza e di partito (lo stesso partito al governo da 11 anni e che ha visto silenziosamente far perdere servizi alla città come la sede distaccata del tribunale o ridimensionamenti come per l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, per fare solo due esempi): ci vuole proprio una bella faccia tosta dopo tanto lassismo e assenza! Nessuno l'ha mai sentito negli ultimi tre mesi, se non in radio: questo non fa di certo bene ad una città come Bra, che attende risposte certe, rapide e precise, di cui più del 10% di famiglie sono assistite con aiuti sociali, come dal dato emerso durante l’ultimo Consiglio Comunale. Proprio in questa Assemblea, i cui consiglieri comunali sono sempre più esautorati nelle funzioni, addirittura tacciati di proporre modifiche contrarie alla libertà di frazioni o quartieri, abbiamo rimarcato per l’ennesima volta quello che invece è il comportamento di giunta e sindaco nei nostri confronti: totale mancato coinvolgimento, se non a giochi fatti (si vedano i criteri di distribuzione dei 157000 € delle borse spesa, oltre ai quali la giunta ha deciso di aggiungere altri 44000 € di soldi dei cittadini; la totale estraneità delle minoranze consiliari dal neonato e altisonante ‘tavolo intersettoriale per la ripresa’, poi declassato dallo stesso sindaco a una serie di riunioni quasi consulenziali, nonostante esista già un continuativo ‘tavolo delle attività produttive’ che coinvolge anche un consigliere comunale di minoranza; la poca comunicazione sulla situazione emergenziale RSA, e l’elenco sarebbe ben più lungo). Rimarchiamo al signor sindaco che non si può giocare a nascondino con la salute dei cittadini! Non si può essere contro alle nostre proposte (ufficialmente non è stato recepito nulla), sempre che siano state minimamente considerate,
per poi ritornare sui propri passi fuori dal Consiglio Comunale e in forma privata con qualcuno di noi.
Nel suo comunicato il sindaco si lamenta anche che non è stato neanche avvisato ma ora la considerazione nasce spontanea: che peso può avere un’importante comune come Bra se gli organi di governo cittadini non riescono a creare un saldo collegamento con gli enti sovracomunali? C’è molto su cui riflettere…
Consiglieri comunali Lega Salvini Premier Bra
Marco Ellena, Giuliana Mossino, Luca Cravero
Redazione
BRA Bra