"Il trasporto scolastico per il 100% degli studenti si può realizzare solo con lezioni su due turni"
Lo ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi rispondendo ad un'interrogazione a risposta immediata di Francesca FredianiIl 26 aprile riprenderà la scuola al cento per cento in presenza nelle zone gialle e arancioni, resta però ancora da sciogliere la questione trasporto pubblico. Il tema è stato oggetto dell’interrogazione a risposta immediata che la consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre, Francesca Frediani, ha posto ieri, nell’ambito dei question time, all’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, che proprio nel pomeriggio ha poi partecipato al vertice tra Governo e Regioni in vista delle riaperture delle scuole.
“Certamente, - ha puntualizzato Gabusi - accanto alla mancanza di spazi nelle scuole, una delle problematiche principali della riapertura è rappresentata dal trasporto pubblico locale, che si trova nelle medesime condizioni di novembre 2020. Ovvero con l’obbligo, a livello nazionale, di rispettare il carico dei mezzi pubblici al 50% di quanto indicato nella carta di circolazione. Il 30 novembre scorso in funzione della ripresa della didattica in presenza della scuola superiore, avevamo proposto un piano per il trasporto scolastico che potesse consentire il trasporto del 100% degli studenti con ingressi su due turni. Il piano era, ed è, pronto a far fronte ad un doppio scenario di ripresa della didattica in presenza delle scuole superiori al 50% o al 75% su due turni. Potemmo anche trasportare il 100% degli studenti, ma, a maggior ragione, è necessaria una riorganizzazione oraria delle lezioni su due turni, che sappiamo essere un problema per molti istituti scolastici. Già per il rientro al 75% avevamo previsto servizi aggiuntivi in tutto il Piemonte: 30.580 corse autobus in più alla settimana in tutto il Piemonte, di cui 4.510 a Torino e 9.306 per la Città metropolitana di Torino, per un costo settimanale di 2.200.000 euro. Ribadisco che il trasporto scolastico per il 100% degli studenti si può realizzare solo a condizione di una riorganizzazione delle lezioni su due turni”.
“Riportare gli studenti in classe al 100% non è un rischio ragionato: è un azzardo inaccettabile sulla pelle di studenti, docenti e personale scolastico – ha dichiarato la consigliera Frediani - Chiedere alle scuole uno sforzo organizzativo per ridefinire gli orari in questo periodo dell'anno, poi, è pura utopia: l'ennesimo annuncio roboante in un momento che, invece, richiederebbe massima prudenza e decisioni condivise”.
Redazione
CUNEO scuola - trasporti