'Il via libera all'etichetta Nutriscore in Germania mette a rischio il Made in Piemonte'
L'allarme da parte dei vertici regionali di Coldiretti: 'Inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti'Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Coldiretti Piemonte.
Con il via libera all’etichetta nutriscore in Germania da parte dell’UE salgono a sei i Paesi dell’Unione che hanno annunciato o già applicato questo sistema (Francia, Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, e Lussemburgo) ma iniziative di aziende private sono in essere anche in Portogallo, Austria e Slovenia. Lo rende noto Coldiretti nel sottolineare che, scaduto senza opposizione l’11 settembre in temine previsto dalla normativa europea, la Germania può rendere applicativa la norma elaborata a livello nazionale. La decisione della Germania ha un peso rilevante sia perché si tratta di un Paese che ha un ruolo di leadership nel guidare l’evoluzione delle politiche comunitarie sia perché è il principale Paese di sbocco delle esportazioni agroalimentari Made in Italy che rischiano di essere ingiustamente penalizzate da un sistema di etichettatura fuorviante. “È inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità – denunciano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. L’etichettatura nutriscore, come quella a semaforo adottata in Gran Bretagna, influenza il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari. Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come prevede la proposta italiana del sistema a batteria che tiene conto dell’insieme della dieta alimentare e non si focalizza sul singolo prodotto. La nostra regione conta 14 Dop, 9 Igp: una grande biodiversità da continuare a valorizzare per evitare una indistinta omologazione”.
Non è un caso che contro questo modello sotto la spinta della Coldiretti si sono schierati gli agricoltori europei e le loro cooperative riunite nel Copa e Cogeca che è impegnata per creare un fronte di paesi contrari all'obbligo Ue di etichette come il nutriscore francese, in vista della proposta della Commissione Europea sul tema prevista nel 2022, dopo che nel 2021 sarà condotto uno studio di impatto, nell’ambito della Strategia Farm to Fork. Alla testa di questo gruppo c’è proprio l’Italia che ha avuto il via libera dell’UE al proprio sistema di etichettatura nutrizionale FOP (Batteria) lo scorso 28 luglio 2020.
c.s.
CUNEO Coldiretti