“Il voto ai diciottenni in Senato? Una svolta epocale”
Il senatore Bergesio: “Ho votato con convinzione a favore, è un atto che guarda al futuro”. La camera alta guadagna oltre 4 milioni di nuovi elettori“Una svolta epocale”. Così il senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, definisce la modifica dell’articolo 58 della Costituzione, approvato in Senato ieri mattina (giovedì 8 luglio).
La riforma, che ora è legge, prevede che d’ora in poi anche i ragazzi dai 18 ai 25 anni potranno votare per il Senato. La modifica del requisito anagrafico per essere elettori del Senato della Repubblica, condivisa dalle varie forze politiche e proposta attraverso il disegno di legge costituzionale 1440, in quarta e definitiva lettura, riduce il limite d’età previsto dalla Carta Costituzionale, che passa quindi da 25 a 18 anni, uniformando l’elettorato per il Senato a quello previsto per la Camera dei Deputati.
Il senatore Bergesio commenta: “Ho votato con convinzione a favore della riforma che modifica il dettato costituzionale perché è un atto che guarda al futuro, ai più giovani, che potranno finalmente esprimere il loro voto anche per il Senato, com’è giusto che sia”.
Sono oltre 4 milioni le ragazze e i ragazzi dai 18 ai 25 anni che, grazie alla riforma costituzionale approvata, d’ora in poi potranno votare per l’elezione dei senatori.
c.s.
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