Impianti sportivi, la Regione stanzia 3,4 milioni per il biennio in corso
“Uno sforzo economico importante per dare energia al sistema sportivo locale” commenta l’assessore regionale Fabrizio RiccaSono state approvate oggi le modifiche alle “Norme in materia di promozione e di impiantistica sportiva”. La Regione Piemonte ha deciso di stanziare per l’annualità 2021 e 2022 3.430.000 euro, ripartiti in 1.930.000 euro destinati alla messa a norma, efficientamento, ampliamento e completamento degli impianti e alla nuova impiantistica sportiva in aree carenti o a vocazione turistica, e 1.500.000 euro per l’impiantistica sportiva di livello nazionale ed internazionale e la rigenerazione dell’erba sintetica.
I finanziamenti arriveranno tramite bando e con la loro attivazione si intende potenziare, qualificare ed efficientare gli impianti e le attrezzature sportive, con particolare riferimento agli interventi di manutenzione delle strutture esistenti che abbiano raggiunto la scadenza della cosiddetta “vita tecnica”, al fine di consentire una migliore fruizione degli impianti, il rinnovo delle attrezzature sportive a corredo dei medesimi e una riduzione dell’impatto sull’ambiente.
Sono anche ritenuti strategici, per consentire l’esercizio dell’attività sportiva in tempi di pandemia, gli interventi sugli impianti all’aria aperta e di conseguenza, la sistemazione di aree verdi e di spazi attrezzati per le attività fisico-motorie e ricreative all’aperto, anche individualizzate e non organizzate, a basso impatto ambientale in risposta alle esigenze del territorio e a supporto dello sviluppo delle attività turistico-sportive.
“Questo investimento guarda al futuro dello sport piemontese perché punta a rinforzare la sua stessa ossatura: gli impianti sportivi. E’ necessario fare in modo che queste strutture siano sempre all’avanguardia e in più la pandemia ci ha messo davanti all’esigenza di fare un ulteriore sforzo per garantire anche nuovi standard di sicurezza - afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Dobbiamo organizzare una ripartenza solida e per farlo è necessario che le istituzioni facciano la loro parte, anche con investimenti come questo”.
c.s.
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