In crescita le iscrizioni a licei e istituti tecnici: il commento di Confindustria
Il presidente Mauro Gola: 'Il messaggio che avevamo lanciato lo scorso anno ha colto nel segno, ma ancora non basta'I dati diffusi dall’ufficio Scolastico provinciale ci danno una fotografia con luci e ombre: da una parte l’incremento di iscrizioni ai Licei e istituti tecnici sono segno della volontà di intraprendere da parte dei giovani percorsi di impegno per conseguire professionalità di alto livello, proseguendo anche la propria preparazione in Atenei e Politecnici, dall’altra parte il calo delle iscrizioni agli Istituti professionali è un dato che non può lasciare indifferenti.
“Evidentemente il messaggio che avevamo lanciato l’anno scorso - evidenzia il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola, riferendosi alla lettera indirizzata alle famiglie sull’opportunità di orientare i giovani verso percorsi formativi che andassero incontro alle professionalità richieste dalle imprese – ha colto nel segno, visto che nella nostra provincia la percentuale di quanti scelgono percorsi tecnici professionali è più alta rispetto al resto d’Italia, ma il risultato non è ancora sufficiente”.
Un esempio? “Gli operai specializzati e i conduttori di impianti e macchine - prosegue il presidente Gola - rappresentano quasi il 38% della forza lavoro che verrà assunta nel primo trimestre 2019, ma in alcuni casi la difficoltà di reperire figure specializzate di questo tipo supera il 60%. Un paradosso se consideriamo anche che l’indice della disoccupazione giovanile a livello provinciale si attesta intorno al 23%, un tasso che pur essendo inferiore rispetto a quello regionale (circa il 33%) e nazionale (intorno al 35%), deve comunque far riflettere”.
“La causa – commenta il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio - è legata al fatto che le scuole professionali sono ancora percepite nell’immaginario collettivo più vicine al lavoro manuale, poco collegato alla digitalizzazione dei processi, mentre i percorsi professionali offrono specifichi sbocchi nell’industria 4.0 con opportunità di lavoro certe e ben remunerate. Vogliamo essere molto concreti. Per questo abbiamo avviato un’indagine presso le imprese del territorio, una vera e propria mappatura delle professionalità che le aziende hanno intenzione di assumere nel prossimo anno. Divulgheremo presto i primi risultati con l’obiettivo di fornire concreti elementi di valutazione sia alle famiglie sia alle scuole, che potranno declinare al meglio l’offerta formativa”.
c.s.
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