"In futuro chi si occuperà delle infrastrutture del cuneese?"
Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di tre lettori, tra i quali l'ex consigliere provinciale Paolo ChiarenzaRiceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
sono parecchie e vecchie di anni le esigenze di grandi infrastrutture in provincia di Cuneo. Fra queste, di primaria importanza, vi è la circonvallazione di Demonte-Aisone-Vinadio, la variante della S.S. 21 in valle Stura. Chi se ne potrà occupare nella prossima legislatura?
Siamo in campagna elettorale, e tutti bravi, più o meno, ma è il dopo che deve preoccupare, quando spesso si abbandonano impegni mirati per dedicarsi ad altro. Per questo bene ha fatto l’on. Monica Ciaburro, deputata cuneese di Fratelli d’Italia, a presentare un ultimo atto al Governo come promemoria impegnativo post-elettorale: un ordine del giorno che è stato votato dall’assemblea della Camera in data 3 agosto u.s. relativo al decreto legge per le “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile”. Nello specifico si trattava di un o.d.g. dettagliatamente motivato sull’approvazione da parte dell’ANAS della variante di Demonte con relativo finanziamento. Nonostante le varie conferme ottenute, l’opera è ancora ferma in quanto in data 27 92019 ha ricevuto il parere tecnico negativo da parte del Ministero per i Beni e le attività culturali con riferimento della galleria sotto la “collina del Podio” con i resti di un antico forte. Da allora né l’ANAS, né la Regione Piemonte sono riusciti ad ottenere dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di dirimere la controversia fra i Ministeri competenti, in modo da avviare la realizzazione del progetto. Non ci sono riusciti neppure i parlamentari del cuneese, che pur vantavano un ministro 5Stelle nel governo Draghi, nonché una vicepresidente del gruppo parlamentare del Pd.
L’o.d.g. sulla variante di Demonte che considera altresì il potenziamento e il raddoppio del ponte sul torrente Olla, è stato respinto dalla maggioranza parlamentare. Il Governo sarebbe stato disponibile ad accoglierlo come “Raccomandazione”, ma poiché – come si sa – in Italia una raccomandazione non si nega a nessuno, bene ha fatto l’on. Ciaburro a chiedere un voto inequivocabile in aula. Diamo atto all’on. Gastaldi e all’on. Gribaudo, per il loro voto favorevole all’o.d.g., ma stupisce che l’on. Borghi (già presidente dell’Uncem e l’on. Ravetto, non siano stati coerenti a sostegno del territorio cuneese.
Malgrado le buone intenzioni di qualcuno, le prossime elezioni saranno dirimenti sul problema grandi infrastrutture, che riguarda particolarmente Cuneo. Come può uno schieramento di sinistra, infarcito di ecologisti integralisti ideologicamente sostenitori del “no” a nuove infrastrutture, affrontare e risolvere questi nodi cruciali?. E’ una scelta che investe anche tutti i cuneesi.
Paolo Chiarenza, Guido Giordana, Luca Ferracciolo (Cuneo)
c.s.
CUNEO viabilità