In media i cuneesi hanno quasi 30mila euro sul conto in banca
È uno dei dati che compongono l'indice di rischio finanziario, pubblicato dal 'Sole 24 ore'. Cuneo si posiziona a metà classificaIl quotidiano economico ‘Il Sole 24 ore’ è, come ogni anno, impegnato a fotografare la ‘Qualità della vita’ nelle province italiane. In attesa di conoscere il posizionamento delle città dello stivale il giornale di via Monte Rosa ha pubblicato l’indice di rischio finanziario, che sommato agli altri parametri comporrà quello generale. La classifica pubblicata stamane, lunedì 18 novembre, fotografa il rapporto tra il reddito annuo dichiarato dalla popolazione maggiorenne residente con crediti attivi e la rata media annua da rimborsare. Il debito viene considerato sostenibile se il reddito è pari ad almeno tre volte il valore della rata. Il benessere economico viene misurato complessivamente da dieci indicatori che rilevano la mappa dei crediti, la spesa delle famiglie, i protesti pro capite e i depositi bancari.
Come si posiziona la provincia di Cuneo? Senza infamia e senza lode. Nella classifica generale Cuneo si trova in 50esima posizione, nel mezzo tra la capolista Trieste e il fanalino di coda Crotone. L’esposizione media residua dei finanziamenti attivi è piuttosto alta, Cuneo è al 75esimo posto, con 37.445 euro. Il dato è positivo per l’economia, si consideri che il fanalino di coda di questa graduatoria inversa è Milano, con oltre 52 mila euro di debito pro capite. La percentuale di persone che hanno fatto ricorso ai finanziamenti è però piuttosto bassa. Si tratta del 33% sul totale dei maggiorenni, qui il capoluogo della Granda è al 14esimo posto in Italia. A Cagliari sono intorno al 49%.
Importo medio della rata mensile rimborsata per finanziamenti in essere è di 384 euro, mentre quella del mutuo è di 812 euro. La rata media mensile per prestiti personali è invece di 292,5 euro. Buona la spesa mensile delle famiglie in beni durevoli (240 euro e 16° posto in Italia), mentre il reddito complessivo pro capite si ferma a 15.448 euro, contro i 20.598 della capolista Milano. Piuttosto alto l’importo dei depositi bancari. La Granda è 13esima in Italia, con 29.067,60 euro pro capite. L’importo pro capite dei protesti è di 2,8 euro contro gli 80 cent di Bolzano e i ben 27,2 euro di Isernia.
Samuele Mattio
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