In Piemonte diminuisce il consumo di energia e cresce la produzione da fonti rinnovabili
Il rapporto statistico illustrato in Giunta regionale dall'assessore all'Ambiente Matteo MarnatiIn Piemonte diminuisce il consumo di energia e cresce la produzione da fonti rinnovabili. Illustrando in Giunta regionale il nuovo Rapporto statistico l'assessore all'Ambiente Matteo Marnati ha comunicato una riduzione del 6% nel 2019 rispetto al 2018 nei comparti industriale, dei trasporti, residenziale e terziario. A questo risultato hanno contribuito le misure della Regione sull'efficientamento energetico. Sul fronte dell'energia elettrica, per il 37% prodotta da fonti rinnovabili, il Piemonte registra un eccesso di produzione rispetto alla domanda interna. Resta però una quota ancora elevata di produzione termoelettrica basata sul gas.
“Il nostro lavoro - afferma Marnati - ci sta portando a imboccare il percorso verso la neutralità carbonica. Uno degli obiettivi del Piano energetico ambientale regionale approvato lo scorso 15 marzo dal Consiglio è che nel 2030 le rinnovabili contribuiscano per più del 27% ai consumi finali complessivi. Ed è proprio in questa direzione che stiamo lavorando. Lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili darà un contributo essenziale alla riduzione della dipendenza energetica regionale, e per raggiungere questo obiettivo si dovrà puntare anche sulle Comunità energetiche".
Le rinnovabili coprono oggi il 18,7% del consumo piemontese, il dato più alto finora registrato. Per l'elettricità, la principale fonte rinnovabile è l'idroelettrico con il 66,5%, seguito dal solare fotovoltaico con il 16,5%.
Guardando al 2030, Marnati osserva che “le dinamiche in atto sui principali indicatori, quali la quota di rinnovabili sui consumi finali, la riduzione del consumo interno lordo e del consumo finale lordo, e delle emissioni di anidride carbonica sono in linea con gli obiettivi indicati dal Piano energetico ambientale. La revisione della strategia europea, definita nel Fit for 55, per essere adeguata all’obiettivo di lungo periodo della neutralità di carbonio al 2050, pone obiettivi più stringenti ed ambiziosi che richiedono un ulteriore salto nel processo di decarbonizzazione in atto nel prossimo futuro”.
c.s.
CUNEO Energia