In Piemonte si potrà ‘videochiamare’ il numero di emergenza 118
L’innovazione permetterà alla Centrale operativa di valutare meglio la situazione tramite le immagini in diretta. Raviolo: ‘Una svolta epocale’In tutto il Piemonte si potrà ‘videochiamare’ il numero di emergenza 118. Stasera, venerdì 20 dicembre, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza della Regione Piemonte, Mario Raviolo, ha presentato all’aeroporto di Levaldigi gli ultimi dati del servizio, illustrando la novità del progetto di trasmissione delle immagini dal luogo dell’intervento direttamente alla centrale operativa. Un servizio innovativo, primo in Italia, che potrà essere attivato dalla stessa persona che effettua la chiamata al 118 dal luogo del soccorso.
Attraverso la fotocamera del cellulare del chiamante si potrà entrare direttamente in contatto con la centrale trasmettendo il video del luogo dell’incidente e permettere, in questo modo, a chi gestisce la chiamata dalla Centrale operativa, di valutare al meglio la situazione e dare le corrette informazioni e procedure di primo soccorso al chiamante o altri presenti sul posto.
In questo modo saranno effettuate valutazioni più precise fornendo, a chi può soccorrere, un intervento adeguato, corretto e più efficace. “Siamo ad una svolta epocale: le centrali operative e i cittadini comunicheranno non solo più tramite fonia ma anche attraverso lo scambio di chat e di immagini con l’utilizzo della tecnologia di uso comune come gli smartphone - ha spiegato Mario Raviolo, visibilmente soddisfatto -. Il servizio di emergenza 118 sarà così in grado di connettersi in tempo reale con il luogo dell’intervento o lo scenario incidentale per ottenere utilissime nformazioni atte a ottimizzare i tempi e il tipo di risposta dei mezzi di soccorso territoriali o aerei”.
Durante l’incontro sono stati sciorinati i numeri 2019 del numero di emergenza in Piemonte. Da gennaio a oggi sono state 474.589 le chiamate, 421.328 gli interventi (proiezione al 31 dicembre). Tremila gli interventi con l’elisoccorso. Dal 2015 al 2019 l’aumento percentuale del numero delle missioni per centrale, dal 2015 al 2019, è stato, per quanto riguarda il quadrante della provincia di Cuneo, del 13%. Gli infortuni sul lavoro sono stati 9.158, in aumento rispetto al 2018 (8.592).
“L’attività del sistema regionale dell’emergenza urgenza 118 chiude un anno di intensa attività regionale ed internazionale – ha proseguito Raviolo -. A livello regionale i numeri mostrano un lento ma costante aumento delle richieste di soccorso che provengono dai cittadini. Nonostante questo incremento di attività, il sistema si adegua nella risposta quotidiana attraverso una evoluzione tecnologica ed un adeguamento dei mezzi di soccorso territoriali. Nuove forme di risposta con l’utilizzo di auto mediche sono state implementate nell’ultimo anno per gestire situazioni che richiedono rapidità d’intervento e, talvolta, utili domiciliazioni che sgravano così l’iperafflusso nei pronto soccorso”.
”I dati del Servizio di emergenza 118 – ha osservato Icardi in conclusione – dimostrano in modo evidente la qualità di questo presidio sanitario in Piemonte. Un Dipartimento che ha saputo organizzarsi, ottimizzando le risorse e gestendo al meglio la complessità delle chiamate dal territorio. Molto importante è la dotazione tecnologica delle ambulanze, a cui si aggiunge quest’ultima possibilità di creare un collegamento visivo tra la centrale e il luogo dell’intervento, così come rimane fondamentale la professionalità e la formazione del personale addetto all’emergenza. Una struttura molto bene collaudata, che agisce con lo spirito di una vera squadra di medici, infermieri, amministrativi e tecnici, ai quali offrono il loro fondamentale apporto oltre 29 mila volontari del soccorso”.
Samuele Mattio
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