In provincia di Cuneo più di 4 mila imprese guidate da stranieri
I dati diffusi dalla Camera di Commercio: nel 2019 nate 566 nuove attività, a fronte di 446 cessazioniLo stock di imprese straniere a fine 2019 presso il Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo è di 4.192 unità. Le aziende guidate da stranieri sono rappresentate per il 42,6% da donne e per il 21,9% da giovani e, nonostante una numerosità in costante aumento, all’interno del sistema economico cuneese occupano un peso inferiore rispetto alla quota piemontese (6,2% a fronte del 10,5%).
“Nonostante la profondità e l’ampiezza della crisi che ha investito le economie in questi primi mesi del 2020, lo sguardo al 2019 ci consente di coglierne le dinamiche con riferimento ai principali segmenti dell’economia e, tra questi, l’imprenditorialità straniera - sottolinea il presidente Ferruccio Dardanello –. I dati dello scorso anno ne evidenziano la buona tenuta soprattutto nel comparto edile e sottolineano il rilevante contributo della componente femminile, che rappresenta poco meno della metà delle imprese straniere registrate in provincia. Si tratta di imprese poco strutturate, per oltre l’80% in forma individuale, che oggi necessitano di un particolare supporto per superare la drammatica situazione”.
Malgrado il protrarsi di condizioni economiche poco favorevoli, la componente straniera del tessuto imprenditoriale locale continua a mostrare una vivacità superiore alle imprese cuneesi complessivamente considerate. Nel corso del 2019, a fronte della nascita di 566 attività, si sono registrate 446 cessazioni (valutate al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 120 unità. Il tasso di crescita raggiunto è del +2,9%, diversamente dalla totalità del tessuto imprenditoriale che ha registrato una variazione negativa (–0,9%). Esaminando l’andamento dei tassi di crescita degli ultimi cinque anni, si evidenzia come alla dinamica negativa della totalità delle imprese della Granda si sia contrapposta la performance di segno più delle imprese straniere. L’analisi dei flussi sottolinea un evidente dinamismo sia sul fronte della natalità (+13,9%) che della mortalità (+10,9%), in entrambi i casi superiori ai rispettivi indici calcolati per l’universo di imprese cuneesi (+5,2% e +6,1%). Anche nel 2019, il settore in cui le aziende straniere sono maggiormente presenti si conferma quello delle costruzioni con 1.309 attività registrate che, in controtendenza rispetto all’evidente crisi che ha investito il comparto edile a livello provinciale, hanno segnato una variazione positiva dello stock (+2,9%). Le attività commerciali accolgono quasi un quarto delle 4.192 aziende a conduzione straniera, pur registrando un andamento lievemente
negativo (-0,2%). Quanto alla dinamica esibita dagli altri principali settori di specializzazione, l’espansione della base imprenditoriale dei servizi di alloggio e ristorazione (+1,3%) è stata accompagnata dall’agricoltura (+4,9%).
L’analisi per forma giuridica segnala una maggiore incidenza di ditte individuali nelle realtà guidate da stranieri rispetto al tessuto imprenditoriale provinciale valutato nel suo complesso (rispettivamente l’81,1% rispetto al 63% del totale imprese). Le società di persone e le società di capitale annoverano l’8,6% e il 7,8% delle aziende a prevalente conduzione straniera, quote che salgono rispettivamente al 22,3% e al 12,5% nell’analisi complessiva. Simile è, invece, nei due aggregati la rilevanza delle altre forme, il cui peso si attesta al 2,6% delle imprese straniere della provincia.
Esaminando i dati relativi alla natimortalità della componente straniera in base alla forma giuridica, emerge la tendenza al progressivo rafforzamento strutturale: le società di capitale chiudono l’anno con il tasso di crescita più elevato (+19,3%), frutto di un’elevata natalità (20,4%) e di una mortalità molto contenuta (1,1%). Le imprese individuali evidenziano tassi di natalità (+14,0%) e mortalità (+12,3%) ma l’indice di crescita che ne deriva è positivo (+1,7%). Seguono con altrettanti trend positivi le società di persone (+1,7%) e delle altre forme giuridiche (+3,7%).
c.s.
CUNEO Commercio