''Inaccettabile equiparare il dramma delle Foibe a quattro terroristi anti-italiani''
L'immagine del presidente Mattarella per mano con il suo omologo sloveno Pahor davanti alla Foiba di Basovizza non ha avuto consenso unanimeIl presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il suo omologo sloveno Borut Pahor si sono incontrati ieri per deporre una corona di fiori alla Foiba di Basovizza, dove si stima che i partigiani jugoslavi abbiano gettato duemila italiani tra militari e civili. L'evento ha avuto un grande valore storico: Pahor è il primo presidente di uno dei Paesi nati dalla disgregazione della ex Jugoslavia a commemorare le vittime italiane delle Foibe. L'immagine, ripresa da tutte le testate nazionali, non ha però avuto consenso unanime. Riceviamo e pubblichiamo l'opinione di Denis Scotti, del Comitato 10 febbraio.
Un'immagine forte, simbolica, quella del Presidente Mattarella che per mano al suo omologo sloveno rende omaggio al monumento nazionale della Foiba di Basovizza. Una necessaria riappacificazione storica tra i due Paesi. Un percorso complicato ma che sta portando i suoi frutti sopratutto grazie ai triestini, popolo di frontiera sempre pronto a porgere la mano come solo noi italiani sappiamo fare. Ma a che prezzo? I due presidenti si sono recati a rendere omaggio al cippo dei quattro terroristi iugoslavo del Tigr. Volevano distaccare negli anni '30 quella parte d'Italia e annetterla al territorio iugoslavo, un po' come fecero dopo, con successo, i partigiani
comunisti di Tito sterminando migliaia di italiani. Per questo motivo per noi del Comitato 10 Febbraio, equiparare il dramma delle foibe e dell'esodo a quattro terroristi anti-italiani, è inaccettabile. Noi continueremo a lottare per ricordare che la nostra identità non può essere svenduta a nessun costo e che la nostra storia va difesa e tutelata.
Redazione
CUNEO cuneo - Denis Scotti