Indipendenza! contro Riboldi: “Un incontro fantozziano con gli investitori della sanità privata”
Il movimento guidato in Piemonte da Beppe Lauria stigmatizza la partecipazione dell’assessore regionale a un evento dell’Aiop“Da fare accapponare la pelle”: il giudizio espresso dalla direzione regionale di Indipendenza!, in testa il suo coordinatore Beppe Lauria, si riferisce a una frase che il neoassessore piemontese alla Sanità Federico Riboldi ha pronunciato nel corso di un evento dell’Aiop, l’associazione che raggruppa le cliniche private aderenti a Confindustria.
La frase incriminata è questa: “Consideriamo il settore privato accreditato completamente integrato con quello pubblico. Sono convinto che i prossimi anni ci daranno soddisfazioni”. Parole che suscitano la reazione del movimento fondato da Gianni Alemanno e di altre formazioni (Grande Nord, Democrazia Cristiana, Libera Italia), sul neoassessore Riboldi “mandato da Cirio a garantire che le difficoltà saranno appianate, tra amici ci si intende sempre, ed ogni richiesta degli investitori sarà immancabilmente esaudita. Riboldi ha preso fin troppo sul serio il suo ruolo di garante, ed alcune sue frasi ricordano veramente l’eloquio del servile rag. Fantozzi quando si rivolge al megadirettore”.
Di “incontro dai toni fantozziani” si parla anche in riferimento ad altri aspetti dell’evento di Aiop tenutosi pochi giorni fa nell’elegante cornice di villa Sassi a Torino, definito senza mezzi termini una “indegna farsa”. Riboldi si è presentato insieme ai direttori delle Asl e delle Aso piemontesi davanti ai “rappresentanti degli investitori privati che stanno saccheggiando il comparto che più di ogni altro dovrebbe, per definizione, essere rigorosamente in mano pubblica: quello della sanità”.
Questi ultimi, sostiene il rassemblement sovranista, “forti del preordinato e doloso disegno della distruzione della sanità al fine della sua privatizzazione che ha contraddistinto la giunta Cirio-1, alzano senza ritegno le loro richieste (Aip aderisce a Confindustria, lo ‘stile’ non si smentisce…) pretendendo non soltanto la consegna senza condizioni del business sanitario e socio-assistenziale, ma anche erogazioni (leggi: regali) di denaro pubblico in misura sempre più urgente e smodata, sotto minaccia, qualora non accontentati, di non ridurre le liste di attesa e di altri ricatti. Stiamo parlando di molte centinaia di milioni di euro all’anno. Una chicca: il presidente dell’Aiop si è esplicitamente lamentato del ritardo nell’avvio dei pronti soccorsi privati”.
Finisce “preso in mezzo”, secondo il resoconto, il “povero direttore dell’assessorato” Antonino Sottile che avrebbe cercato di spiegare da “dirigente amministrativo serio e competente quale è, l’infondatezza delle pretese degli investitori… ovviamente inascoltato da tutti!”. “Ci direte: ma si sapeva già” conclude Indipendenza!: “Sì, in campagna elettorale Cirio non ha mai fatto mistero di voler proseguire sulla strada della privatizzazione, ma un’accelerazione così ad un mese dal voto non ce la saremmo aspettata. Un altro pezzo della Costituzione definitivamente soppresso in Piemonte”.
Redazione
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