"L'81% degli allontanamenti di minori potrebbe essere evitato con adeguati interventi sul nucleo famigliare"
L'intervento dell'assessore regionale al Welfare Chiara Caucino in Commissione Sanità, al termine della discussione generale sul Disegno di legge “Allontanamento zero”"Secondo i dati più recenti, aggiornati al 31 dicembre scorso, l’80,9% degli allontanamenti di minori potrebbe essere evitato con adeguati interventi sul nucleo famigliare”. Lo ha dichiarato ieri pomeriggio l’assessore regionale al Welfare Chiara Caucino in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, intervenendo al termine della discussione generale sul Disegno di legge sull’“Allontanamento zero”, iniziata nella scorsa seduta. “Si tratta del 29,7% dovuto a trascuratezza e incuria, – ha proseguito l’assessore – del 24,3% dovuto a sistemi educativi non pienamente corrispondenti alle necessità dei bambini, del 19,2% dovuto a problemi di salute di uno o di entrambi i genitori e del 7,7% dovuto a gravi problemi psicologici, psichici o comportamentali del minore. Solo il 18,2% dei casi è assolutamente giustificabile perché dovuto per il 12,4% a maltrattamenti, per il 3% a sospetto abuso e per il 2,8 a problemi giudiziari di uno o di entrambi i genitori. In Piemonte si contano 1.991 minori che vivono fuori dalla famiglia, la maggior parte dei quali potrebbero contare su parenti più o meno vicini che potrebbero occuparsene. Aggiungendo i 343 minori stranieri non accompagnati, si arriva al totale di 2.234 minori fuori dal proprio nucleo familiare”.
A tal fine, ha sottolineato, “si prevede di destinare almeno il 50% del Fondo indistinto per le Politiche sociali. Ma anche di finanziare con 5,2 milioni di euro del Pnrr 25 progetti a tutela dei minori, nonché di destinare 50 mila euro del Fondo nazionale per le Politiche sociali per ogni progetto del Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (Pippi) e cofinanziare ulteriori 12 mila euro per il loro implemento in altri due ambiti (arrivando così a coprire un totale complessivo di 10 ambiti) e programmare nuove risorse, per un importo non inferiore ai 40 milioni di euro, dai fondi Por-Fse”.
Nel dibattito è intervenuto il consigliere Raffaele Gallo (Pd), che ha ribadito le perplessità espresse dal proprio gruppo “a cominciare dal titolo della legge e dal suo impianto generale. Abbiamo depositato numerosi emendamenti e siamo disponibili al confronto”. Francesca Frediani (M4o) ha apprezzato “l’impegno della Giunta, che ha proposto diversi emendamenti al testo originario, anche se continuano a permanere aspetti non risolti emersi nel corso delle audizioni. È necessario licenziare un provvedimento il più possibile equilibrato”. Silvio Magliano (Moderati) ha infine sottolineato che “sarebbero auspicabili maggiore considerazione e più aiuti per le famiglie affidatarie. Le audizioni svolte nelle scorse settimane hanno evidenziato che il sistema esistente non è da sminuire ma da potenziare”.
c.s.
CUNEO Chiara Caucino