L'appello di Plastic Free ai Comuni della Granda: "Vietino i lanci di palloncini a elio"
La referente provinciale Flavia Faccia: "Molti ancora ignorano il pericolo che comportano per gli ecosistemi terrestri e soprattutto marini"Riceviamo e pubblichiamo.
Un matrimonio, un funerale, una festa di paese, un’inaugurazione: momenti importanti, insomma. E poi decine o centinaia di palloncini che si librano in cielo, fluttuando leggeri. Abbiamo tutti in mente questa immagine, scenografica certamente, ma anche pericolosa. Dietro all’apparentemente innocente bellezza dei palloncini, si cela una verità che, nel 2023, non è possibile ignorare, nemmeno nascondendosi dietro a celebrazioni importanti.
Il team Plastic Free di Cuneo, che dal 2021 è attivo sul territorio provinciale per fare sensibilizzazione sull’inquinamento da plastica, chiede che i Comuni della Granda adottino un’ordinanza che vieti la liberazione dei palloncini in cielo. Flavia Faccia, referente provinciale e vice regionale, insieme a tutta la squadra, invita le amministrazioni comunali a compiere questo gesto che, per molti versi, è coraggioso, sebbene impopolare: “Sappiamo che sempre molte più persone sono consapevoli e attente a questi gesti, lo vediamo durante i nostri eventi sul territorio. Tuttavia, molti ancora ignorano il pericolo che il lancio di palloncini a elio comporta per gli ecosistemi terrestri e soprattutto marini. Anche se composti di materiali biodegradabili, il danno prodotto dai gas al loro interno è consistente. Le celebrazioni di feste e ricorrenze non possono andare a discapito del nostro ambiente. I sindaci prendano una decisione forte”.
Questa è la ferma posizione dell’associazione che, in altre città italiane come Ferrara, Vernole (LE), Brugherio (MB), Tortora (CS), Caorle (VE) e altre, è riuscita nell’ambizioso tentativo e ha ottenuto l’ordinanza di divieto.
Ma perché è così pericoloso e nocivo il lancio dei palloncini? I palloncini rilasciati in atmosfera fluttuano e si spostano anche di decine di chilometri prima di scoppiare e tornare a terra, in corsi d’acqua o mari. Animali come tartarughe e uccelli possono ingerire frammenti di materiale o rimanere intrappolati in essi, andando incontro a sofferenze e morte: si calcola che i pezzi di palloncino costituiscano l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine, che scambiano i frammenti per le loro prede. La biodegradabilità dei materiali, poi, non è sufficiente a garantire i festeggiamenti senza sensi di colpa: serve parecchio tempo – fino a quattro anni – affinché un palloncino si degradi e in questo lasso di tempo si possono verificare i problemi sopracitati.
L’altro aspetto, invece, non riguarda l’involucro, ma il contenuto. In pochi conoscono l’elio e sanno quanto è prezioso nelle nostre vite: questo elemento si trova in “sacche” intrappolate nella crosta terrestre e spesso in corrispondenza di giacimenti di petrolio o gas naturale. La sua estrazione e commercializzazione richiedono una notevole quantità di energia e provocano l’emissione dei famigerati gas serra. L’elio è comunque un gas nobile estremamente utile: trova impieghi in medicina (per le risonanze magnetiche, per miscelare l’ossigeno in pazienti con problemi respiratori) nell’industria (come refrigerante e come propellente per le sonde spaziali) e in altri settori. In tutto questo è necessario considerare che l’elio è una risorsa non rinnovabile, estinguibile, e il lancio dei palloncini, una pratica senza alcuna utilità, contribuisce al problema: mentre i palloncini salgono, il gas contenuto si espande a causa della diminuzione della pressione atmosferica. Alla fine, il palloncino raggiunge la quota in cui la pressione interna supera quella esterna, facendolo esplodere. I pezzetti di plastica cadono, l'elio contenuto viene, invece, disperso nello spazio. Due mali in un unico gesto.
Siamo proprio sicuri che per un breve momento di apparente stupore valga la pena fare un torto all’ambiente?
In link, una tartaruga dopo aver ingerito un palloncino: https://www.youtube.com/watch?v=UR69fJlF1tQ.
Plastic Free Cuneo
Redazione
CUNEO cuneo