L'assessore regionale che indigna i social 'dimenticando' il contributo della Resistenza alla Liberazione
Ricca su Facebook: "Grazie Stati Uniti!". La reazione dei cittadini e della politica: "Provocazioni inaccettabili". Il post ricondiviso anche sulla pagina istituzionale della Regione"Anche quest'anno vorrei ringraziare gli eroi che hanno liberato l'Italia". Queste le parole postate su Facebook, accompagnate dall'immagine di un soldato americano e da una serie di hashtag di Fabrizio Ricca, assessore regionale della Regione Piemonte.
"Ragazzi arrivati d'oltreoceano che sacrificarono le loro vite per permetterci di uscire dalla guerra. Grazie Stati Uniti!", ha aggiunto l'esponente della Lega nel post, condiviso anche sulla pagina social ufficiale della Regione Piemonte, così come quelli di altri esponenti della maggioranza che invece avevano celebrato il 25 aprile ricordando la Resistenza.
Le parole di Ricca hanno provocato la reazione di decine di cittadini, che hanno commentato indignati la ‘dimenticanza’ dell’assessore. “La Regione con più medaglie d’oro alla Resistenza, ma con meno piacere nel ricordarlo. Che tristezza”, scrive Andrea Ebana, già coach del Cuneo Granda Volley in serie B1. ”Non vi vergognate? Improponibile!”, commenta Matteo Gribaudo, mentre Gioele Giachino aggiunge: “Che amarezza la ricondivisione su un profilo istituzionale di una visione chiaramente parziale”.
L’indignazione è stata supportata da centinaia di considerazioni analoghe e nella mattinata di oggi è arrivato anche il commento di Marco Grimaldi, consigliere regionale di LUV: “Probabilmente l’Assessore Ricca non sa nemmeno chi fosse Calamandrei e non conosce le brigate Garibaldi di Pompeo Colajanni detto “Nicola Barbato", o quelle gielliste di Livio Bianco. Fa sempre in tempo a rimediare - ha detto Grimaldi -. Chi siede nelle istituzioni e governa una regione del Nord Italia come il Piemonte, che ha come capoluogo una città che ha nel volto lo sfregio del Martinetto e una medaglia d’oro sul petto figlia del coraggio di una gioventù resistente, non può scrivere certe cose”. "Sono inaccettabili provocazioni figlie di ignoranza e disprezzo per la nostra terra, per il nostro Paese e per la nostra storia - ha proseguito l’esponente della sinistra piemontese -. Ricca chieda scusa a tutti i piemontesi e, l'anno prossimo, partecipi com'è suo dovere alle commemorazioni della Festa della Liberazione”.
Ricca ha una lunga lista di deleghe in Regione, tra cui alle Partecipate, Internazionalizzazione, Cooperazione internazionale, Post olimpico, Sport, Politiche giovanili, Sicurezza e Polizia Locale.
s.m.
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