L'export piemontese in crescita nei primi tre mesi del 2023
La spinta maggiore arriva dai mezzi di trasporto e dalle vendite destinate ai mercati dell’Ue-27Nel I trimestre del 2023 il valore delle esportazioni piemontesi di merci ha raggiunto quota 15,8 miliardi di euro, registrando una crescita sostenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+16,8%), dinamica che appare tuttavia ancora condizionata dai rialzi dei prezzi diffusi a livello merceologico. Nello stesso periodo il valore delle merci importate è stato pari a 11,7 miliardi di euro, il 10,4% in più rispetto al trimestre gennaio-marzo 2022, portando il saldo della bilancia commerciale a +4,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,9 dell’anno prima.
"In questo primo trimestre dell’anno, il trend delle esportazioni regionali è positivo: il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice dopo Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Una crescita che ha riguardato la quasi totalità dei comparti di specializzazione, con un risultato che che spicca su tutti: quello dei mezzi di trasporto. Il nostro compito è continuare ad adottare politiche che aiutino le imprese a internazionalizzarsi in ambito Ue ed extra-Ue, puntando su progetti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, in un’ottica green” ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente di Unioncamere Piemonte.
A livello nazionale, nel I trimestre del 2023 l’export in valore mostra una crescita del 9,8% su base annua, diffusa a livello territoriale, seppur con intensità differenti: l’aumento appare, infatti, più sostenuto per le regioni del Centro (+20,3%) e del Sud (+14,0%), in linea con la media nazionale per il Nord-Ovest (+9,8%), relativamente più contenuto per il Nord-Est (+5,1%) e le Isole (+2,1%). In questo contesto, il Piemonte si colloca tra le prime cinque regioni per contributo fornito alla crescita media nazionale, avendo registrato un risultato complessivamente migliore sia del dato italiano che di quello ripartizionale.
La performance delle vendite oltre confine di prodotti locali conferma, inoltre, il Piemonte come quarta regione esportatrice, con una quota del 9,9% dell’export nazionale (in crescita rispetto al 9,3% del periodo gennaio-marzo 2022). La Lombardia si conferma prima per valore delle vendite oltre confine, generando il 26,1% dell’export nazionale, seguita dall’Emilia-Romagna (13,5%) e dal Veneto (13,2%). La dinamica esibita nel I trimestre del 2023 appare positiva, ma comunque più contenuta rispetto al dato piemontese (+16,8%), soprattutto per il Veneto (+9,0%) e la Lombardia (+8,4%), meno per l’Emilia-Romagna (+4,5%).
La crescita delle esportazioni piemontesi, in questi primi tre mesi del 2023, ha riguardato la quasi totalità dei settori di specializzazione.
Con un aumento del 33,6% rispetto al I trimestre 2022, i mezzi di trasporto, trainati dagli autoveicoli, si confermano il principale comparto dell’export regionale, assicurandone una quota del 23,8%. Seguono i macchinari ed apparecchi n.c.a e i prodotti alimentari e delle bevande, che generano rispettivamente il 18,0% e il 12,4% del valore delle vendite regionali oltre confine; la dinamica è risultata in linea con la media regionale per il primo settore, più contenuta, invece, per il secondo (rispettivamente +16,0% e +9,5%). Appaiono, inoltre, determinanti, i contributi forniti dagli articoli in gomma e materie plastiche (+27,2% rispetto al I trimestre 2022) e dai prodotti tessili e dell’abbigliamento (+19,0%), che determinano rispettivamente il 7,2% e il 6,7% dell’export piemontese. Tra i principali settori di specializzazione l’unico segno negativo è quello registrato dai metalli e prodotti in metallo, che scontano una flessione tendenziale delle esportazioni del 6,7%.
Nel periodo gennaio-marzo 2023 il bacino dell’Ue 27 ha attratto il 60,6% dell’export regionale, mentre il 39,4% si è diretto verso mercati extra-Ue 27. Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 25,2% rispetto allo stesso trimestre del 2022. I più importanti mercati dell’area per le merci piemontesi si confermano quello francese e quello tedesco, con quote pari al 16,0% e 14,7%. Le esportazioni dirette in Francia e Germania hanno registrato, nel I trimestre 2023, aumenti su base annua superiori al dato medio regionale (rispettivamente +33,3% e +25,5%)
Risultano di gran lunga superiori alla media regionale anche le variazioni delle esportazioni dirette in Spagna (+27,5%), Polonia (+28,8%) e Romania (+21,4%), prossime al dato medio piemontese le dinamiche registrate in Belgio (+17,4%) e nei Paesi Bassi (+18,0%). Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue 27 registrano nel complesso un aumento di intensità minore (+5,8%) rispetto a quello messo a segno entro i confini comunitari. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di sbocco al di fuori dell’Ue-27, generando una quota dell’8,5% dell’export regionale, seguiti da Regno Unito e Svizzera, che assicurano rispettivamente il 4,5% e il 3,6% del valore totale delle vendite oltre confine. La performance esibita dall’export piemontese appare vivace nel mercato statunitense (+28,2%), positiva, ma meno intensa, in quello britannico (+8,7%), negativa nel vicino mercato elvetico (-4,5%).
Tra gli altri partner extra-comunitari, si segnalano i risultati particolarmente elevati messi a segno dalle vendite oltre confine dirette in Messico (+43,1%) e Giappone (+47,6%). A livello territoriale quasi tutte le province evidenziano dinamiche positive. Il dato migliore appartiene a Torino (+21,2%), seguita da Alessandria (+19,7%). La dinamica esibita dalle vendite oltre confine delle province di Cuneo (+15,9%), Asti (+14,8%) e Biella (+14,6%) risultano di poco inferiori alla media regionale. Anche Vercelli registra un incremento tendenziale a doppia cifra (+12,4%), la crescita dell’export novarese si ferma al +4,1%, mentre è negativo il risultato registrato dalle vendite oltre confine del Verbano C.O. (-1,0%).
c.s.
CUNEO export