L'impatto del caldo record: a luglio in Piemonte aumento del 19 per cento dei decessi
I dati sulla mortalità generale diffusi dall'Istat. L'incremento dovuto in gran parte ai decessi tra gli over 80Nell’ambito dei suoi consueti rapporti sulla mortalità generale in Italia, l’Istat ha diffuso oggi, martedì 30 agosto, i dati aggiornati al 30 giugno 2022, con una stima su base regionale dei decessi avvenuti a luglio. In Italia primi sei mesi del 2022 si sono registrati 357 mila decessi, ossia 21 mila in meno rispetto al 2020 e 16 mila in meno dello scorso anno, ma ancora il 6% in più rispetto alla media 2015-19. La stima dei decessi per il mese di luglio mostra invece un’inversione di tendenza, si stimano infatti oltre 62 mila decessi, un numero superiore di circa il 20% rispetto a quello degli anni precedenti (2020 e 2021 compresi). Per trovare un livello simile di decessi bisogna andare indietro nel tempo fino al 2015, anno in cui ci fu un significativo aumento del numero di morti dovuto soprattutto ai fattori climatici, con incrementi dei decessi molto accentuati nei mesi freddi e caldi dell’anno. L’Istat stima per il mese di luglio di quest’anno 62.767 decessi a livello nazionale: la media 2015-2019 si assesta a 51.811, i dati del 2020 e del 2021 sono rispettivamente a 51.411 e 53.668.
La tendenza si conferma anche focalizzandosi sul Piemonte. Per la nostra regione l’Istat stima 5.093 decessi a luglio 2022. La media 2015-2019 è stata di 4.442 decessi, mentre sono stati 4.198 nel 2020 e 4.191 nel 2021. In Piemonte l’aumento dei decessi a luglio 2022 è quindi stato del 19% rispetto alla media degli ultimi sette anni.
Si legge nella relazione diffusa dall’Istituto nazionale di Statistica: “L’incremento dei decessi del mese di luglio del 2022 potrebbe essere in buona parte dovuto all’eccezionale e persistente ondata di caldo che sta caratterizzando l’estate nel nostro paese e in molti altri Paesi dell’Europa dove si osserva, infatti, un fenomeno analogo”.
L’incremento si osserva particolarmente marcato per quanto riguarda le classi di età sopra gli 80 anni. Prosegue la nota: “L’eccesso di mortalità del luglio scorso è dovuto in larga misura all’incremento del numero dei decessi nelle età più anziane della popolazione: l’aumento riscontrato sopra gli 80 anni spiega più del 90% del totale dell’eccesso registrato rispetto all’anno precedente. Per gli individui sotto i 65 anni, al contrario, i decessi sono diminuiti”.
Andrea Dalmasso
CUNEO Istat