L'imposta di soggiorno entrerà in vigore da luglio
Ieri sera acceso dibattito in Consiglio comunale, ma l'assemblea cittadina ha approvato la delibera con venti voti favorevoli su ventisette“La tassa di soggiorno nella nostra città non nasce oggi, ma ci stavamo lavorando già dalla scorso quinquennio. Le potenzialità turistiche sono molto più forti di quanto riusciamo a immaginare”. Così il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ha introdotto il Consiglio comunale convocato appositamente ieri sera, giovedì 29 novembre, per deliberare sull'introduzione dell'imposta di soggiorno, che sarà in vigore da luglio (sperimentazione di 6 mesi) al termine dei quali verrà deciso se proseguire. La destinazione degli introiti è ancora da stabilire, ma l'assessore Luca Serale ha garantito che “Saranno investiti in progetti di promozione turistica”. Gli importi della tassa saranno con ogni probabilità abbassati rispetto a quelli diffusi nei giorni scorsi. Sarà la Giunta a procedere operativamente, dopo l'incontro degli scorsi giorni con Confcommercio, previsto uno sconto di 0,50 centesimi di euro su quanto era stato deciso: albergo una stella 1,50 euro; albergo a due stelle 2 euro; albergo a tre stelle 2,50 euro; albergo a quattro stelle 3 euro; casa per ferie o affittacamere 1,50 euro; bed and breakfast da 1 a 3 euro a seconda del livello; casa vacanze e residence 2 euro. I turisti pagheranno fino a 4 pernottamenti consecutivi in alberghi e B&B, e fino a 7 pernottamenti nelle altre strutture. ll provvedimento è stato approvato con venti voti favorevoli, sette contrari e zero astenuti (27 votanti).
Il dibattito è stato molto acceso, non privo di colpi ad effetto. “Quest'amministrazione non ha ben chiari i flussi delle nostre strutture ricettive, l'ottanta per cento delle presenze in città è costituito dalla clientela business – ha esordito il consigliere di minoranza Beppe Lauria – A Londra, Madrid e Oslo non c'è la tassa di soggiorno, che ci sia a Cuneo non ha alcun senso”. Il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni, Ugo Sturlese, ha affermato: “La tassa di soggiorno era stata tolta in un periodo di semplificazione fiscale. Le città che applicano questa imposta sono quelle che i turisti non sanno dove metterli, vedi Venezia e Barcellona”.
Silvia Cina, del Movimento Cinque Stelle: “Non conosciamo quali sono i grandi progetti che andrà a finanziare questa imposta, che è stata calata dall'alto. Spero che parliate (la Giunta n.d.r.) con le associazioni”. Per i pentastellati è intervenuto anche il capogruppo Manuele Isoardi, che non le ha mandate a dire all'amministrazione: “Avete raschiato il barile. Quali iniziative turistiche? Avete 'banfato' di essere bravi a prendere i soldi dai bandi europei, ora elemosinate tre euro per la tassa di soggiorno. Ho più rispetto per quello che chiede un euro per un panino”.
Maria Laura Risso (Centro per Cuneo): “Giusto e doveroso inserire una tassa di pernottamento. Ritengo si possa discutere in commissione su dove indirizzare gli introiti di queste tasse”. Carmelo Noto (PD): “Pensavo di essere uno dei pochi che non esce mai da Cuneo, ma a vedere questo Consiglio comunale sembra che non sia così. La tassa di soggiorno si paga dappertutto. Con tutto il rispetto non siamo Centallo, Tarantasca o Villafalletto, siamo una città capoluogo”. Il dibattito è proseguito per circa due ore, sino allo (scontato) esito finale.
Samuele Mattio
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