L'istituto 'Bonelli' dedicherà l'atrio della scuola a un ex alunno fucilato dai nazifascisti sul greto dello Stura
Gli allievi della classe 5^ C, coordinati dalla professoressa Torello, hanno ricostruito la vicenda umana di Ildo Vivanti, ricordandone la figura con una serie di pannelli storici. La cerimonia sabato 12 alle 10Sabato 12 ottobre alle 10, con una cerimonia pubblica, l’Istituto Bonelli di Cuneo dedicherà l’atrio della scuola a Ildo Vivanti, partigiano ebreo, medaglia d’oro alla Resistenza ed ex alunno dell’Istituto. Grazie a un’accurata attività di ricerca negli archivi della Scuola e nei documenti conservati all’Istituto Storico della Resistenza, alcuni allievi della classe quinta C coordinati dalla prof.ssa Maura Torello hanno ricostruito la vicenda umana di questo giovane studente fucilato appena diciannovenne sul greto dello Stura insieme ad altri quattro compagni il 23 aprile del ’44, e hanno allestito una serie di pannelli storici che ne ricordano la figura.
Ildebrando “Ildo” Vivanti, nato nel 1924 a Brescia, trasferitosi a Cuneo con la sua famiglia si iscrisse all’Istituto Tecnico Commerciale Bonelli nel 1935, percorrendo una carriera scolastica segnata da risultati molto brillanti. Con la promulgazione delle Leggi fasciste sulla Razza, il suo nome e quello del suo compagno Riccardo Cavaglion scomparvero dai registri di classe: da quel momento iniziarono a sostenere privatamente gli esami annuali di idoneità alle classi successive, fino a conseguire il diploma di ragioniere, accompagnati nella loro preparazione da insegnanti militanti come il prof. Meo e da compagni di classe coraggiosi come Elsa Perona.
Ildo e Riccardo saliranno insieme a Madonna del Colletto nel settembre del 1943, con Duccio Galimberti, Livio Bianco e altri otto compagni, dando vita alla prima banda partigiana “Italia libera”. Ildo si trasferirà poi in valle Gesso, nella brigata comandata da Aldo Quaranta, diventandone vice-comandante. Catturato da un gruppo di soldati tedeschi e russi nel corso di una battaglia, verrà fucilato nei pressi di San Rocco Castagnaretta, dove oggi un cippo ricorda l’assassinio. A motivo del suo coraggio il 24 aprile del 1948 la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha assegnato la medaglia d’oro al valor militare. L’intitolazione dell’atrio della scuola intende ricordare la sua figura, richiamando all’attenzione degli studenti di oggi i valori di impegno civile e di militanza che lo condussero a sacrificare la propria vita con generosità esemplare.
c.s.
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