L'opinione: l'eccezionalità ci sarebbe stata se Confindustria avesse esortato a scegliere il classico
Nel contesto di aridità di idee in cui versano gli pseudointellettuali italiani anche l'ovvia lettera di Gola sembra 'fuori dalla norma'
La lettera di Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo, alle famiglie con un figlio in età da liceo è stata un successo dal punto di vista comunicativo. Da qualche giorno tutta Italia parla della missiva che esortava gli studenti a scegliere un percorso scolastico 'professionalizzante'. La notizia è approdata, non priva di fraintendimenti, su molti dei principali media nazionali (Repubblica, Corriere, La 7) e sta facendo discutere. Sulla questione è intervenuto addirittura il celebre editorialista del Corriere della Sera Massimo Gramellini, che dopo aver 'rimproverato' il leader degli imprenditori cuneesi per un errore di sintassi, ha così riassunto il suo pensiero: “Non è questione di preferire il lavoro intellettuale a quello manuale, entrambi nobilissimi. Solo di ricordarsi che la scuola non è nata per formare dei lavoratori, ma degli esseri umani”. Come di consueto Gramellini non si discosta dalla sistematica banalità che contraddistingue i suoi scritti. Non è un dovere essere originali, ma per scrivere sul quotidiano più letto del nostro paese bisognerebbe dire qualcosa di diverso di ciò che ci si aspetterebbe prima di aver iniziato la lettura del pezzo. O forse è il contrario, dato che i Saviano, i Tommasi e compagnia cantante riscuotono tanto successo.
La bravura di Gola è stata far parlare di un argomento ordinario come la scelta delle scuole superiori per un quattordicenne, facendo credere di aver detto qualcosa di 'fuori dalla norma'. Che al capo degli industriali della provincia interessi avere 'manodopera qualificata' è la normalità, l'eccezionalità ci sarebbe stata se Gola avesse esortato gli studenti a scegliere il liceo classico. Nel contesto di aridità di idee in cui versano gli pseudointellettuali italiani, che parlano e scrivono senza dire nulla con un bello stilema, anche l'ovvia lettera di Gola sembra 'fuori dalla norma'.
La bravura di Gola è stata far parlare di un argomento ordinario come la scelta delle scuole superiori per un quattordicenne, facendo credere di aver detto qualcosa di 'fuori dalla norma'. Che al capo degli industriali della provincia interessi avere 'manodopera qualificata' è la normalità, l'eccezionalità ci sarebbe stata se Gola avesse esortato gli studenti a scegliere il liceo classico. Nel contesto di aridità di idee in cui versano gli pseudointellettuali italiani, che parlano e scrivono senza dire nulla con un bello stilema, anche l'ovvia lettera di Gola sembra 'fuori dalla norma'.
Samuele Mattio
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