“La Carovana della Pace abbia il coraggio di schierarsi con chi resiste a Putin”
Appello dei Radicali cuneesi agli organizzatori della manifestazione di Boves: “C’è differenza tra chi aggredisce un Paese sovrano e chi difende la libertà”“Le parole del popolo della Carovana della Pace sono chiare. ‘Non esiste guerra giusta: solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli’. È vero, la guerra la fanno gli eserciti. C’è molta differenza però tra l’esercito che aggredisce ed invade un Paese sovrano e l’esercito che difende la libertà, l’integrità territoriale e la sovranità del proprio Paese”. Così in una nota Andrea Sabbatini, membro di Direzione di Radicali Cuneo “G. Donadei”.
“È vero - continua Sabbatini - la pace la fanno i popoli. Una pace giusta però. Una pace che garantisca la libertà all’autodeterminazione di un popolo e la certezza a vivere all'interno di confini sicuri, non violabili da bombe e carri armati. Non è giusto chiedere agli ucraini di cessare la loro Resistenza ed abbandonare il loro anelito alla libertà. Questo significa chiedere di non inviare loro altre armi ma allo stesso tempo non pretendere che la Russia smetta di bombardare sanguinosamente l'Ucraina. ‘Putin smetti di uccidere, di distruggere e torna a casa tua!’. Parole chiare anche queste che amerei tanto fossero scandite dal popolo della Carovana della Pace e da Papa Francesco” conclude l’esponente radicale.
c.s.
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