La Cgil di Cuneo scende in piazza con i ragazzi del Fridays For Future
Il sindacato annuncia l’adesione allo sciopero climatico globale di venerdì: “Un momento cruciale per il nostro Paese, dopo siccità e alluvione nelle Marche”Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della segreteria provinciale della Cgil Cuneo:
Venerdì 23 settembre è stato indetto dal movimento dei #FFF il Global Climate Strike. La CGIL di Cuneo sostiene come sempre questa giornata di mobilitazione per il clima e parteciperà alle manifestazione cuneese.
La data di questa giornata si colloca in un momento cruciale per il nostro Paese, sia sul versante politico, sociale e anche ambientale. Siamo alla fine di un anno e di un’estate in cui gli effetti del cambiamento climatico nel nostro paese si sono fatti sentire pesantemente: temperature record e siccità con gravi danni per l’agricoltura, incendi e ondate di calore. Le prime piogge violente di questi giorni ci costringono ancora una volta a fare la conta dei morti e dei danni: al momento nelle Marche purtroppo si registrano 11 vittime e 2 dispersi.
Non solo: la crisi dei prezzi energetici, partita a fine 2021, aggravata dagli effetti del conflitto in Ucraina e dalla speculazione finanziaria sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di tante imprese e di tanti posti di lavoro e la possibilità di tante famiglie e tanti lavoratori di arrivare a fine mese, aggravando una situazione già difficile segnata da precarietà, lavoro povero, disoccupazione e divari territoriali, di genere e generazionali.
Una crisi dei prezzi che va certamente affrontata con una pluralità di strumenti a partire dalla revisione dei meccanismi di determinazione dei prezzi energetici e dalla calmierazione degli stessi, tassando gli extraprofitti e sostenendo famiglie ed imprese in difficoltà ma che soprattutto va affrontata con investimenti strutturali per accelerare l’autonomia energetica del nostro paese, con interventi per il risparmio e l’efficientamento energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi di accumulo, reti di interconnessioni elettriche nazionali ed estere, idrogeno verde. Tutti interventi che sviluppando ricerca e filiere produttive nazionali contribuirebbero al contrasto al cambiamento climatico, alla riduzione dei costi energetici, alla creazione di nuova e buona occupazione.
La nostra priorità è un radicale ed urgente cambiamento di sistema che sposti l’obiettivo, dalla ricerca di profitti e rendite finanziari per pochi, a: lavoro, diritti, pace, ambiente, giustizia sociale. Il contrasto al cambiamento climatico, una giusta transizione ecologica e sostenibile, il superamento dell’uso delle fonti fossili fanno parte di questo cambiamento e delle nostre priorità.
Redazione
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